LANCIANO – «Nel dibattito sul futuro dell’ospedale Renzetti registriamo la totale assenza del sindaco Filippo Paolini». È quanto dichiara Giacinto Verna, vicesegretario provinciale di Azione e responsabile per l’area frentana. «Addirittura, è il suo collega Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia – incalza Verna – a scuoterlo dal torpore e a sollecitarlo a convocare un’assemblea di tutti i sindaci dei centri che hanno come riferimento per le emergenze e l’assistenza sanitaria il presidio lancianese. È questo che il sindaco intende quando parla del ruolo di Lanciano? Voler essere punto di riferimento per il comprensorio, ma poi venire anticipati e superati, per iniziativa, dal primo cittadino di un comune vicino? Eppure – sottolinea il consigliere comunale di Azione – sono sotto gli occhi di tutti il progressivo svuotamento dei reparti, con l’accentramento delle attività su Chieti, la mancanza di personale, i macchinari obsoleti, l’inadeguatezza degli spazi. Un Dea di primo livello non può essere solo accessi al pronto soccorso, se poi sei costretto a dover smistare pazienti verso gli ospedali dell’area Pescara-Chieti. Fa specie, poi, che a sollecitare una discussione su questi temi siano sindaci di centrodestra, ovvero della stessa area della giunta regionale che gestisce la sanità».
«Discutere e ragionare sul futuro della sanità frentana è tuttavia un’occasione da non perdere. Ben venga questa iniziativa dei sindaci – puntualizza Verna – se darà l’occasione di tornare a parlare anche di altre questioni, come ad esempio la riorganizzazione della rete ospedaliera da parte della Regione, di cui ad oggi non c’è traccia. Il potenziamento dell’ospedale esistente è fondamentale anche affinché si inizi a ragionare seriamente, una volta per tutte, della costruzione dei nuovi ospedali in Abruzzo. Nel caso del Renzetti – è mia convinzione – il nuovo presidio deve rimanere a Lanciano, nell’area attuale, come deciso nel 2016 dal consiglio comunale. E questo nell’ottica di avere una sanità pubblica di qualità, all’altezza delle nuove sfide e a vantaggio di tutto il comprensorio».
«L’ospedale di Lanciano – aggiunge il segretario provinciale di Azione, Giovanni Luciano – è l’ospedale di tutta l’area frentana e di tutto il Sangro-Aventino, ma le sfide che ci attendono anche dopo l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo saranno tante. Per questo credo si debba seriamente puntare su un rilancio della sanità pubblica».