Sono stati gli agenti della polizia penitenziaria a bloccare un tentativo di introdurre ben 22 telefoni cellulari nel carcere di Lanciano utilizzando i droni. A rendere noti i fatti sono state le segreterie regionali dei sindacati Osapp e Cgil.
I cellulari erano stati inseriti in un sacchetto e legati ai droni, provando così a farli arrivare nella struttura di contrada Villa Stanazzo dal cielo. Ma l’azione della polizia penitenziaria, con il coordinamento del commissario Gino Di Nella, ha permesso di stoppare questo tentativo riuscendo anche a identificare chi stava manovrando il drone. Si tratta di una ragazza minorenne ed un maggiorenne, denunciati dalla polizia penitenziaria. Identificati anche altri due complici che hanno partecipato all’azione. Dell’accaduto ora si stanno occupando la Procura di Lanciano e la Procura dei minori dell’Aquila.
E intanto i sindacati fanno sentire la loro voce. “Si pone l’accento sulla professionalità di tutto il personale ma non si può tacere sulla mancanza di strumenti tecnologici idonei a evitare tali tentativi – scrivono i sindacati -. Come segreterie regionali Osapp e Cgil abbiamo chiesto e ribadito l’importanza di un acquisto di strumenti idonei a evitare il ripetersi di tali eventi su tutto il territorio abruzzese”.