Sgominata la banda che ha assaltato il bancomat di Fara San Martino nella notte tra venerdì e sabato 9 ottobre scorso. I carabinieri della Compagnia di Lanciano hanno arrestato tre persone del Foggiano: Carlo Grossi, 32 anni, Girolamo Rondella, 35, entrambi di Stornara, e Sabri Yermani, ventinovenne di Orta Nova. Il primo è in carcere, gli altri due ai domiciliari. Sono indagati, in concorso tra loro, per fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo e furto aggravato e continuato.
I particolari dell’operazione One day sono stati ricostruiti stamani, in una conferenza stampa, dal comandante della Compagnia di Lanciano, tenente colonnello Vincenzo Orlando.
I fatti – Quello del 9 ottobre scorso era stato un colpo fallito. Dopo aver fatto esplodere la filiale della Bper di Fara San Martino, i ladri erano stati costretti a scappare a mani vuote a causa della violenta deflagrazione che loro stessi avevano causato. Lo scoppio della marmotta, l’ordigno a forma di T inserito nella fessura che eroga le banconote, aveva fatto schizzare diverse schegge metalliche. Una di queste aveva ferito a un fianco uno dei tre ignoti, che non erano certo passati inosservati.
La detonazione, infatti, aveva prodotto un boato che aveva svegliato l’intero paese. Alcuni residenti si erano affacciati alle finestre e qualcuno aveva filmato la fuga dei ladri, costretti a portare il ferito all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.
Il video è risultato utile alle indagini dei carabinieri, che hanno “ripercorso centimetro per centimetro – racconta il comandante – tutte le possibili vie di fuga acquisendo e visionando tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti sul posto, sia in prossimità delle abitazioni private sia lungo la strada provinciale che, passando per Altino, conduce alla Fondovalle del Sangro”. Gli investigatori hanno poi comparato questi filmati con quelli delle telecamere della banca.
“Altri video – prosegue l’ufficiale – sono stati estrapolati dal sistema a circuito chiuso presente presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vasto” e sono stati utili a identificare “il veicolo ‘pulito’ in uso agli autori del reato e a estrarre le immagini di tutti gli occupanti del mezzo, impegnati ad accompagnare il complice in ospedale”. A quel punto, sono entrati in azione anche i carabinieri di Cerignola: hanno rintracciato la persona che usava quella vettura e nella sua casa hanno trovato “alcune banconote da 50 euro macchiate da inchiostro azzurro, verosimilmente provenienti da altro analogo colpo, nonché dei documenti del complice ricoverato all’ospedale di Vasto e anche di una pistola semiautomatica. Nell’autovettura in uso, invece, sono stati ritrovati anche guanti di stoffa e gomma e alcuni indumenti appartenenti all’amico”.
La macchina usata per il colpo, una Fiat Panda bianca, è stata rinvenuta ad Altino. Gli investigatori hanno chiuso il cerchio delle indagini analizzando i video, da cui sono stati riconosciuti “con certezza tutti e tre i partecipanti al raid, sia per le fattezze fisiche che in seguito alla comparazione degli indumenti indossati quella notte, rinvenuti a bordo dei due veicoli utilizzati”.
Alle prime luci dell’alba di ieri il blitz dei militari, che hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Lanciano su richiesta della pm, Marika Ponziani. Grossi è ora in carcere a Foggia, mentre Rondella e Yermani si trovano agli arresti domiciliari.
Le indagini proseguono per verificare se il furto fallito alla Bper di Fara San Martino sia collegato ad altri recenti episodi analoghi.