Non partirà il campionato amatoriale di calcio dellla delegazione di Lanciano. Il problema, come spiegato dalla Figc che ha ricevuto la comunicazione dall’Aia, è l’assenza di arbitri. Il torneo sarebbe dovuto iniziare il 30 ottobre. Sono 38 le società che dopo aver assolto tutti gli obblighi economici non potranno scendere in campo. Dirigenti e giocatori si sfogano dopo la riunione di due giorni fa durante la quale è stata comunicata l’impossibilità di far iniziare il campionato e annunciano il ricorso alle vie legali.
“La soluzione unica fornita – spiegano in una nota congiunta i rappresentanti delle 38 società – è quella di far slittare il tutto ad anno nuovo quando, per loro dire, potrebbero magicamente sistemarsi le cose. La domanda sorge spontanea, ma non era prevedibile? Invece no, si è più volte comunicata la data di inizio e sollecitato il bonifico per l’iscrizione, quote trattenute in qualche caso da oltre un anno, incuranti dei sacrifici che le società fanno per raggiungere tali somme alle quali vanno aggiunti i fondi reperiti per il pagamento dei campi di gioco e del materiale sportivo oltre ai costi sostenuti da ognuno per sottoporsi a visita di idoneità medico sportiva”.
“L’aver preteso il pagamento è inaccettabile. Se consideriamo che dietro ogni società ci sono almeno 30 tesserati e moltiplichiamo per il numero delle squadre iscritte il totale risulta essere 1140 persone circa prese in giro. Alla luce di quanto emerso nell’incontro, le società chiedono con forza il rispetto della regolare data di inizio. Se superata questa data non si provvederà alla partenza si dovranno restituire con urgenza le quote versate riservandoci di adire comunque le vie legali per tutte le spese sostenute e non godute. Non proprio una buona partenza per il neopresidente regionale Figc Concezio Memmo e per il neopresidente regionale Aia Giuseppe De Santis“.