Potrebbe essere demolita e ricostruita altrove, per darle nuova vita e nuovo futuro. Parliamo della ex Scuola all’Aperto, una delle tre strutture che componevano l’Istituto Magistrale–Liceo Pedagogico “De Titta” di Lanciano che ospitava sette classi. La delibera CIPE n 18 del 8/3/2013 con cui la Provincia di Chieti era riuscita a far finanziare la ricostruzione della scuola, assegnava la somma di 1 milione 653 mila euro per il programma “Scuole in Sicurezza” e quindi abbattimento e ricostruzione dell’immobile.
Dopo un lungo iter contrassegnato da varie vicende ed un’ipotesi di ampliamento in continuità con la struttura principale, non approvato in consiglio comunale, ed un tentativo di delocalizzazione respinto dalla U.S.R.C. (ufficio speciale della ricostruzione), finalmente si è configurato un parere favorevole di poter valutare la ricostruzione dell’ex Scuola all’Aperto in altra sede rispetto all’attuale.
In particolare, la Provincia ha proposto uno spazio all’interno dell’area dell’istituto per Ragionieri e Geometri “Enrico Fermi” in viale Marconi, facilitato dalla fusione dei due istituti in Istituto De Titta – Fermi, con un’unica dirigente.
La richiesta, respinta negli anni passati, ha ottenuto il via libera grazie al ritrovamento di reperti archeologici nell’area, interessata dalla prossima realizzazione di una scala di sicurezza. I ritrovamenti infatti impediscono interventi invasivi come espresso dalla Soprintendenza, in quanto gli scavi fanno pensare ad un sito archeologico anche nelle restanti parti dove potrebbe trovare sede la ricostruzione della scuola.
Pertanto la Provincia di Chieti fra pochi giorni individuerà il tecnico che dovrà redigere progetto preliminare che sarà valutato dall’Ufficio della Ricostruzione. Questa possibilità risolverebbe il problema della ricostruzione dell’ex Scuola all’Aperto, gravata dal precedente vincolo di collocarsi nella stessa sede. Costruita negli anni ’50, sulla cinta muraria di via del Torrione, appare un vero pugno nell’occhio, un delitto alla bellezza del posto che ha precluso la lettura monumentale delle mura antiche della città. Se l’Ufficio della Ricostruzione dovesse, come si spera, dare parere favorevole per l’area del Fermi, solo allora si potrà procedere all’abbattimento della Scuola all’Aperto di cui il Comune si dovrà assumere l’onere, coperto dal finanziamento solo se la struttura venisse ricostruita nella stessa sede. [mar_dx]
Si spera anche che l’amministrazione si assumerà l’impegno economico con senso di responsabilità, visto l’obiettivo di procedere all’abbattimento ma soprattutto alla rigenerazione e ricucitura delle mura medievali e all’ampliamento del giardino claustrale del monastero di Santa Chiara, oggi parco dell’asilo Maria Vittoria, sotto la stretta sorveglianza della Soprintendenza.
“Voglio ringraziare la struttura tecnica della Provincia – afferma il presidente Mario Pupillo – guidata dall’ing. Nicola Pasquini insieme all’ing. Michele Zulli, il dirigente dell’urbanistica del comune di Lanciano ing. Andrea De Simone e l’Ufficio delle Ricostruzione per la stretta collaborazione che in questi mesi ha permesso di porre le basi per risolvere un problema complesso e di contemperare le esigenze di recuperare spazi per le attività scolastiche e nel contempo valorizzare il patrimonio monumentale della città”.