“In questo particolare momento storico serve esperienza e dal giorno dopo del voto noi sapremo già cosa fare”. Così Filippo Paolini, alla vigilia della presentazione delle liste, spiega perché scegliere la proposta della coalizione di centrodestra alle elezioni amministrative dei prossimi 3 e 4 ottobre.
È serafico, tranquillo, sereno e deciso Paolini, forte dei suoi 65 anni e 10 di esperienza come sindaco di Lanciano dal 2001 al 2011, un bagaglio importante, a suo dire, dopo un anno e mezzo di pandemia.
“Veniamo da una gestione disastrosa della città. – dice Paolini a Zonalocale – Quello che faremo, se avremo il consenso dei cittadini, è mettere in piedi una seria e puntuale programmazione per dare un cambio di passo a Lanciano”.
E sono pochi ma circostanziati i punti del suo programma. “Solidarietà, cultura, sicurezza, infrastrutture ed un piano strategico per la città che rilanci tutto il mondo produttivo ed il commercio. – spiega – Ma sarà importante innanzitutto visionare i bilanci per capire cosa è possibile fare e cosa no. Non mi piace proporre il libro dei sogni, voglio essere concreto”. Ed è concreto anche nel parlare dei progetti del centrosinistra che, a suo dire, non sono andati ma, non per questo, saranno eliminati a prescindere.
“Via del Mare, corso Trento e Trieste ed il Parco Villa delle Rose rappresentano appieno il fallimento di questi 10 [mar_dx] anni di centrosinistra perché per nulla strategici. – sottolinea il candidato sindaco – Non prometto però repentini capovolgimenti di fronte perché prima è necessario guardare nelle casse del Comune ed analizzare i finanziamenti che hanno portato alla realizzazione di queste opere”.
E non ama parlare degli avversari, anzi coglie l’occasione per fare il suo in bocca al lupo a Marongiu, candidato della coalizione di centrosinistra, ma quando si tocca l’argomento “rinnovamento” non ha dubbi. “Qui non stiamo giocando la partita scapoli/ammogliati, in cui gli scapoli sono più giovani. Amministrare è una cosa seria – conclude – e non è l’età che conta, ma l’esperienza”.