Ha aperto i battenti stamattina la la 59ª Fiera Nazionale dell’Agricoltura di Lanciano. Si tratta del primo evento del genere in presenza in Italia, per questo è stata definita “rassegna della ripartenza” dal presidente Franco Ferrante nell’intervento inaugurale.
“Questa edizione dopo i mesi complicati della pandemia, è davvero speciale – ha detto Ferrante – sono orgoglioso per il grande lavoro fatto da dipendenti e collaboratori e soprattutto dall’adesione di 160 espositori che, nonostante il momento difficile, hanno scelto di ricominciare proprio dalla Fiera, dal luogo dove da quasi 60 anni si incontra la domanda e l’offerta ed è un segnale importante che testimonia come questo appuntamento, al di là di green pass e mascherine obbligatorie, resta irrinunciabile per gli addetti ai lavori e per quanti hanno a cuore il futuro dell’agricoltura, settore strategico dell’economia abruzzese”.
Presente anche l’assessore e vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente (insieme ai colleghi Nicola Campitelli, Nicoletta Verì e Daniele D’Amario): “Grazie alla determinazione, alla volontà e alla passione di quanti si sono impegnati per questa ripartenza vera che deve essere l’inizio di un percorso nuovo che apre a un progetto ancora più importante. L’agricoltura è un comparto fondamentale e colgo l’occasione per ringraziare gli abruzzesi, soprattutto quelli che operano in questo comparto e che hanno mostrato coraggio e voglia di ricominciare, questa rassegna dove la storia si incrocia con la realtà, ne è l’esempio concreto”.
“Non si può parlare di nazione se non ci sono contadini e artigiani – ha aggiunto il sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, prendendo in prestito una frase del grande Pasolini – il mio grazie sincero e sentito va al presidente Ferrante al suo coraggio e a tutti quelli che hanno reso possibile l’allestimento di questa particolare edizione”.
Due i padiglioni occupati dagli stand e l’immancabile area esterna con i trattori e i mezzi agricoli più pesanti, anche se in numero minore perché molti espositori sono stati costretti a rinunciare per il mancato invio di mezzi e attrezzature da parte della casa madre, sempre a causa del Covid. Presenti anche le associazioni di categoria Cia e Coldiretti e l’Istituto Agrario “Ridolfi” di Scerni.
I primi visitatori stamattina hanno passeggiato tra gli stand e si è registrata già qualche fila all’ingresso; domani e domenica si attendono altri numerosi visitatori. L’ingresso, lo ricordiamo, è gratuito: “È necessario il green pass per entrare in fiera, la mascherina è obbligatoria nei padiglioni e pure all’esterno – ha ricordato l’ingegnere Francesco De Marzo che si è occupato della sicurezza e del rispetto della normativa anti Covid – non vogliamo limitare la libertà ma garantire la serenità di chi decide di venire in fiera. Ci affidiamo anche al buon senso di espositori e visitatori e al rispetto che ognuno dovrebbe avere nei confronti dell’altro. I primi controlli saranno effettuati all’ingresso, poi si entra e si passa attraverso un tunnel dove tutti saranno igienizzati prima di entrare nel padiglione”.