“Ehi, dico a te, raccoglila!”, è la nuova campagna del Comune di Lanciano volta alla sensibilizzazione sulle buone norme di conduzione degli animali d’affezione. Nonostante le ripetute campagne, anche repressive, il problema dei cani lasciati vagare senza controllo e quello delle deiezioni lasciate ad imbrattare e rendere quasi impraticabili le strade, i parchi e i prati resta.
La condotta “disinvolta” di pochi insensibili maleducati si ripercuote pesantemente sul decoro e sull’igiene delle strade ed esaspera gli animi di quanti vorrebbero poter esercitare il proprio diritto a fruire liberamente e serenamente degli spazi pubblici senza essere intimiditi da cani vaganti o costretti a fare lo slalom in un campo minato dalle loro deiezioni.
Per cui l’Amministrazione comunale, ancora una volta, ha attivato il corpo di Polizia Municipale per esercitare quel giusto controllo sul rispetto di tutta una serie di norme di leggi e regolamenti poste a presidio di garanzia di una civile convivenza.
In questi giorni, quindi, vedremo impegnati gli agenti di P.M. in appositi servizi volti a verificare il rispetto delle norme che impongono l’iscrizione all’anagrafe canina, il corretto uso di guinzaglio e museruola, il divieto di abbandono di deiezioni e la detenzione di strumenti atti alla loro raccolta. È bene ricordare, quindi, che chiunque possegga un cane è tenuto ad iscriverlo, previa applicazione del microchip, all’anagrafe canina dell’Asl di competenza. La conduzione dell’animale deve avvenire sempre al guinzaglio (di lunghezza non superiore a 1,5 m.) in luogo aperto al pubblico e si deve [mar_dx] avere sempre al seguito l’attrezzatura idonea per la raccolta immediata delle deiezioni prodotte dal proprio cane ed una museruola da utilizzare in caso di pericolo per le persone o per gli animali o su richiesta motivata delle Autorità competenti.
“Si auspica un generalizzato rispetto delle norme, – si legge in una nota dell’Amministrazione – ma è bene sapere che, a fronte di eventuali violazioni, si applicheranno con il giusto rigore sanzioni amministrative di diversa entità in ragione della natura e della gravità della violazione commessa: a titolo di esempio, la sanzione amministrativa prevista dal Regolamento comunale Tutela Animali va da un minimo di 75 euro ad un massimo di 450 euro”.