Nel “giorno” di Leo Marongiu, che ufficializza la sua candidatura a sindaco con il centrosinistra, Dora Bendotti, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Lanciano e tra le “papabili” alla carica di primo cittadino, affida i suoi pensieri ad una lettera indirizzata alla sua città.
“Cara Lanciano – scrive la Bendotti – ho pensato molto in questi ultimi mesi al mio impegno politico, alla strada che intendo continuare a percorrere e all’opportunità di promuovere un confronto ampio con elettori e sostenitori attraverso lo strumento delle primarie. Ho avuto momenti, non pochi, di rammarico e, altri, di grande entusiasmo. Ho incontrato persone e parlato con loro, trovando sempre, nella discussione, una grande forza. Non viviamo in una parentesi del futuro, ci ha ammonito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alla Nazione a fine 2020 – questo è tempo di costruttori. Un richiamo forte, questo, alla responsabilità, all’unità di ingegni e di intenti, alla coesione e alla condivisione che ho fatto mio e che intendo osservare alla vigilia dell’appuntamento elettorale dell’autunno. Non ho fatto un passo indietro, rinunciando alla mia candidatura a sindaco, ma uno in avanti verso la mia comunità. Consapevolezza e responsabilità hanno sempre guidato ogni mia azione e ogni mia scelta. Ed è da qui che voglio ripartire, accanto al candidato sindaco Leo Marongiu e alle donne e agli uomini della nostra coalizione.
Perché – sottolinea – se è vero che per realizzare grandi progetti servono ambizione e visione, è altrettanto inconfutabile che per raggiungere un risultato grande bisogna dimostrare di saper essere costruttori. Ho sempre evitato personalismi, interessi di parte, tattiche di corto raggio, e sono convinta che oggi, più che in passato, sia il tempo del dialogo, dell’interesse generale, della condivisione di una visione strategica. Per questo torno a candidarmi per la mia città, convinta che sia questo il tempo di superare le divisioni e percorrere una strada unitaria di responsabilità. Nel mio percorso politico, laico e plurale, slegato da etichette e casacche, non ho mai rincorso piccole quote di rilevanza e non comincerò a farlo ora; bensì lavorerò per allargare lo spazio di costruzione, aperto anche a chi oggi non ne fa parte, iniziando da donne e giovani. La politica e l’amministrazione rappresentano un impegno con me stessa e con gli altri. Un impegno ricco di stimoli che ho sempre affrontato con entusiasmo, rispetto, volontà e spirito di servizio. Sono pronta a continuare a scrivere capitoli nuovi della vita della nostra comunità. Se me ne darete l’opportunità”.