Ormai sembra ufficiale: Donato Di Campli sarà il candidato sindaco del centrodestra. Dopo mesi di tavoli, incontri, riunioni, il centrodestra regionale non è riuscito ad esprimere un candidato unitario tra Danilo Ranieri (Lega) e Paolo Bomba (Fratelli d’Italia) e così, da buon procuratore sportivo, Di Campli è uscito sulla fascia ed ha fatto gol con una sciabolata lunga. Non parla ancora però l’imprenditore frentano che, dopo mesi di affondi social contro l’attuale amministrazione, ha scelto la via del silenzio, almeno fino all’incoronazione ufficiale.
Ma il centrodestra locale che fa? È pronto ad appoggiare Donato Di Campli come sindaco? La risposta chiara, netta e decisa non sarebbe proprio dietro l’angolo. I vertici frentani della Lega, da sempre convinti e stretti attorno al loro candidato Ranieri, potrebbero addirittura decidere di fare un passo indietro e, come più volte bisbigliato in maniera ufficiosa nelle settimane scorse, dimettersi e non correre per Di Campli.
Altro punto interrogativo è dato da Paolo Bomba che potrebbe scegliere di abbandonare Fratelli d’Italia, reo di non averlo appoggiato e sostenuto abbastanza nella corsa a sindaco e preferire la candidatura in solitaria appoggiato dalle [mar_dx] “sue” liste civiche capitanate da Nuova Lanciano.
Terzo attore in campo resta il Polo civico composto da Filippo Paolini, pronto a vestire di nuovo la fascia tricolore, accompagnato da Tonia Paolucci, suo ipotetico vice.
Insomma, se la candidatura di Di Campli sembrerebbe aver tolto le castagne dal fuoco al centrodestra regionale, togliendogli di fatto un problema, come recita Orietta Berti nel tormentone dell’estate, ora però “gliene restano mille”.