È stato di origine dolosa l’incendio che ha distrutto un apiario dell’azienda agricola Apicoltura Crognale di Castel Frentano. A raccontare lo spiacevole episodio è Giuseppe Crognale, 25 anni, terza generazione di apicoltori di famiglia. “Per me quella per le api è una passione prima che un lavoro, mi stata tramandata da mio nonno e mio padre, titolare dell’azienda agricola da poco aperta. Noi amiamo le api e il mondo che le circonda”.
L’azienda conta su circa 200 arnie, per la produzione del miele. “In questo periodo – spiega Giuseppe – ci spostiamo per nomadismo e una sessantina di arnie erano in un terreno a Serracapriola“, in provincia di Foggia, al confine tra Puglia e Molise. Ieri, però l’amara sorpresa: qualcuno ha appiccato il fuoco in quell’area, dsitruggendo molte arnie e uccidendo le api.
“Da qualche anni riscontriamo molte problematiche nel settore – spiega Crognale -, tra malattie delle api, la poca produttività, i cambiamenti climatici e i veleini utilizzati in agricoltura. Ora, però, ci troviamo a dover combattere anche contro l’essere umano“.
[ads_dx]Il danno economico subito dall’azienda agricola “si aggira sui 30mila euro, perchè c’era anche già molto miele nelle arnie”. È stata presentata denuncia ai carabinieri “che ci hanno confermato che si è trattato di un gesto volontario”. Da qui c’è l’amaro sfogo del giovane. “Pensare che una persona abbia il coraggio di uccidere questi poveri animali mi fa venire la pelle d’oca. Trovarmi davanti a questo orrore mi ha fatto strillare e poi piangere. Io ho 25 anni, ho investito tutto ciò he avevo in qualcosa in cui credevo fortemente, che futuro potrò mai avere? Con quale forza riesco ad andare avanti?.
Non auguro a nessuno di ritrovarsi in una situazione del genere”, dice ancora il 25enne di Castel Frentano che in queste ore ha lanciato una raccolta fondi online per cercare di recuperare una parte del danno subito.
E poi fa una riflessione sul danno ambientale, oltre che economico per l’azienda di famiglia, che un tale gesto provoca. “All’individuo che ha avuto il coraggio di fare una cosa del genere vorrei poter dire di riflettere su un aspetto molto importante: uccidere un’ape non uccide solo lei, ma tutto ciò che fa per farci vivere“.