“Consorzio estraneo” alle vicende contestate. Il presidente del consorzio lancianese S.G.S., Giuseppe Zinni, interviene nella vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo una delle cooperative che fanno parte del gruppo. Due dirigenti della cooperativa di servizi “La Rondine” – il legale rappresentante Domenico Mattucci e la coordinatrice Luigia Dolce – sono stati arrestati l’altro ieri insieme al primario Sabatino Trotta, suicidatosi nel carcere di Vasto, dalla guardia di finanza nell’inchiesta su un presunto appalto pilotato della Asl di Pescara.
Tale cooperativa aderente al consorzio S.G.S. opera in un territorio molto vasto: da queste parti si occupa di assistenza riabilitativa psichiatrica semi-residenziale nei centri diurni di Lanciano, Vasto, Gissi e Ortona, mentre a San Salvo è stata impegnata, a gennaio, nello screening di massa.
Zinni, in una nota – inviata anche alla Procura della Repubblica e alla Asl di Pescara – piega: “Abbiamo appreso in questi giorni dagli organi di stampa con estremo sgomento e stupore i fatti oggetto d’indagine della Procura di Pescara che hanno coinvolto, tra gli altri, il legale rappresentante e una dipendente della cooperativa consorziata La Rondine. Fatti che dal punto di vista umano ci sconvolgono, anche per il tragico epilogo, ma a cui il consorzio si dichiara estraneo. Con la presente, si comunica la piena disponibilità del consorzio S.G.S. ad adoperarsi, con la massima trasparenza, unitamente alle autorità competenti, anche per dar seguito al rapporto contrattuale in essere con l’intestata Asl nelle modalità che si riterranno idonee, al fine di garantire la continuità di servizi essenziali e indifferibili per la tutela dei diritti fondamentali, nonché per la salvaguardia dei livelli occupazionali e dell’integrità dei bilanci pubblici”.
Per quanto riguarda la morte di Trotta sulla quale è stato aperto un fascicolo d’indagine dalla Procura della Repubblica di Vasto, l’autopsia sul corpo del medico sarà eseguita domani mattina a Chieti dal medico legale Pietro Falco.