Tre nuovi deceduti nelle ultime ore, di 92, 85 e 82 anni, risultati positivi al Covid nei giorni scorsi. A comunicarlo è il sindaco Mario Pupillo nel suo messaggio quotidiano di aggiornamento sulla situazione del contagio in città.
“La Asl ci ha comunicato ieri sera 20 nuovi positivi e la guarigione di 14 concittadini: il rapporto purtroppo torna ad invertirsi dopo qualche giorno di respiro, con i positivi che riprendono a crescere più dei guariti, così come le quarantene che risalgono a 490. – dice Pupillo – È un segno che ancora tante famiglie sono alle prese con questo maledetto virus che cammina sulle nostre gambe e approfitta di ogni minima occasione di contagio creando seri problemi di salute, non solo a chi è fragile o indifeso. Diversi concittadini sono ricoverati in serie condizioni negli ospedali abruzzesi, ormai saturi sia nei reparti normali e oltre il 40% di occupazione delle terapie intensive”.
Intanto verifiche in corso con il Siesp portate avanti per controllare nome per nome il registro dei positivi. Sono emersi 12 nominativi che erroneamente nei mesi scorsi erano stati comunicati al nostro Comune invece che ai propri comuni di residenza limitrofi.
Il bilancio degli attuali positivi ammonta quindi a 319, quello dei guariti a 790.
“Il presidente della Regione Abruzzo con ogni probabilità confermerà la zona rossa per il nostro Comune, fino a diverso [mar_dx] provvedimento che sarà assunto sulla base dei dati del monitoraggio. – spiega il sindaco – Le scuole di ogni ordine e grado continueranno quindi la didattica a distanza. L’ordinanza n.48 con i divieti di stazionamento nelle strade e nelle piazze sarà prorogata fino al 14 marzo, così come la chiusura dei nidi di infanzia sia privati che comunali. Chiederò alle forze dell’ordine un maggiore controllo del territorio, ma è fondamentale la massima collaborazione da parte di tutti: non esiste un controllore per ogni cittadino e non è questo il senso del nostro agire. – conclude – Siamo chiamati come comunità a vigilare sulla salute di tutti, soprattutto dei più fragili come gli anziani e le persone malate come si fa in una società civile”.