“Oggi abbiamo scritto agli assessori alla Sanità e alle Politiche Sociali, Verì e Quaresimale, nello spirito di una piena ed autentica collaborazione istituzionale, ma nel dovere di rappresentare alcuni importanti considerazioni sul piano vaccinale, che esclude ancora molti operatori che lavorano nei servizi essenziali più critici”. Sono le parole di Dora Bendotti e Francesca Buttari, assessori alle Politiche Sociali, rispettivamente nei Comuni di Lanciano e Francavilla.
“Abbiamo appreso con grande favore che a breve la piattaforma per il personale scolastico sarà aperta anche alle educatrici del Nido, – dicono Bendotti e Buttari – è tuttavia necessario che tale possibilità sia data anche a tutte le operatrici che lavorano nella scuola nell’assistenza specialistica ai ragazzi diversamente abili e in genere a tutto il personale che a vario titolo lavora nelle scuole non dipendente MIUR, dalla mensa fino al trasporto scolastico”.
A loro, secondo i due assessori, andrebbero aggiunti tutti gli operatori che operano nei servizi domiciliari, le assistenti sociali e gli psicologi che operano nei servizi sociali, non ricompresi nel personale socio-sanitario e quindi esclusi dalla vaccinazione della prima fase.
“Vogliamo infine portare alla luce la necessità di prendere in seria considerazione tutto il mondo del volontariato, che in questo anno è stato una risorsa per la comunità e per le istituzioni. Siamo certe – sottolineano – di rappresentare la preoccupazione anche degli altri 22 Ambiti Territoriali della nostra regione e abbiamo chiesto non solo di tenere in seria considerazione queste richieste, ma di rappresentarle su tutti i tavoli istituzionali e, qualora fosse necessario, nella conferenza Stato-Regioni. Come amministratrici locali in prima linea in questa emergenza sanitaria, – dicono ancora – abbiamo toccato con mano lo spirito di servizio dei lavoratori e dei volontari, ma oggi avvertiamo anche tutta la loro preoccupazione, in quanto esposti dall’inizio della pandemia ad un evidente rischio sanitario”.