Sarà una Squilla più intima, familiare e domestica quella che Lanciano si appresta a vivere in questo strano 2020, anno segnato dalla pandemia da Covid.
Annullata la processione che ogni anno, il 23 dicembre, alle 16, fa riunire centinaia di lancianesi che rinnovano il pellegrinaggio di mons. Paolo Tasso, verso la chiesetta dlel’Iconicella per poi tornare, insieme, in piazza Plebiscito e scambiarsi gli auguri mentre si ascolta il la vucetta fine che contraddistingue il suono della Squilla, dalle 18 alle 19.
“Con sofferenza – ha detto il sindaco Mario Pupillo – ci siamo trovati costretti ad annullare il pellegrinaggio per evitare pericolosi assembramenti e per poter rispettare le stringenti norme antic-covid, abbiamo deciso di rimodulare gli appuntamenti della tradizione senza però farne a meno, cercando di far sentire il suono della Squilla nei cuori di tutti i lancianesi”.
Alle 16 ci sarà la messa in suffragio dei defunti, non nella cappella del cimitero, troppo piccola per poter garantire partecipazione e distanziamento, ma nella Cattedrale della Madonna del Ponte. Alle 17, il sindaco, mons. Emidio Cipollone ed il presidente del Consiglio comunale, Leo Marongiu, raggiungeranno la chiesa dell’Iconicella per un breve omaggio simbolico alla Madonna, in rappresentanza di tutta la città di Lanciano, con alcuni minuti di preghiera, da soli.
Alle ore 17.30, in piazza Plebiscito, il vescovo consegnerà la lampada della pace a una rappresentanza degli scout di Lanciano, che provvederanno a consegnare la luce alle parrocchie della città e della diocesi. Alle 17.40, il vescovo farà il suo saluto di auguri alla città, seguito da quello del sindaco alle 17.50. Alle 18, infine, ci sarà la benedizione finale del vescovo con il suono della Squilla che per l’occasione sarà amplificato con una speciale strumentazione direttamente dalla Torre civica a cura della ditta Venditti per far arrivare il suono così lontano da avvicinare tutti il più possibile con il cuore a piazza Plebiscito.
“Invitiamo la cittadinanza a vivere interiormente e con le proprie famiglie la Squilla, mi appello al senso di responsabilità dei miei concittadini: – dice Pupillo – non facciamo diventare la Squilla un’occasione per creare assembramenti in piazza il 23 dicembre, ma viviamola nelle nostre case con il rito domestico della Squilla scritto dal nostro caro mons. Enzio D’Antonio e con la poesia del nostro amato Cesare Fagiani. Ad oggi abbiamo 131 attualmente positivi, 106 concittadini in quarantena e non possiamo permettere al virus di propagarsi ulteriormente dandogli occasione di camminare sulle nostre gambe. Quest’anno – prosegue il sindaco – dobbiamo rinunciare a un pezzo importante del nostro cuore, penso alla processione con quelle luci che illuminano e riscaldano i cuori di ogni lancianese: lo facciamo con la consapevolezza che oggi questo è il modo migliore per volere bene a quei nonni e a quelle nonne che attendono un abbraccio con gli occhi e alla giusta distanza nelle case”. [mar_dx]
L’invito, quindi, è quello di riscoprire il rito, laico e religioso, tra le quattro mura domestiche, con un lume alla finestra che ci aiuterà a vivere al meglio e in modo ordinato questo appuntamento.
“Vogliamo custodire e tutelare questo patrimonio che, dalla Chiesa, penetra nella società civile travalicando i confini di quella ecclesiale. – afferma don Emidio Cipollone, vescovo della Chiesa di Lanciano-Ortona – La Squilla, così come l’aveva concepita Paolo Tasso, e più di recente, mons. D’Antonio, non è altro che un momento di riconciliazione, con se stessi e con gli altri e, anche se ci mancherà terribilmente quell’abbraccio in piazza mentre la Squilla suona, quest’anno possiamo avere il momento più alto di questa nostra bella e sentita tradizione nella celebrazione in famiglia”.
I cimiteri comunali resteranno aperti fino alle 19 con le norme anticontagio già sperimentate in occasione del 2 novembre: si potrà fare visita ai propri defunti, nel rispetto delle norme, con ingressi contingentati per consentire a tutti di accedere per un tempo ragionevole.