“L’amministrazione comunale (di Lanciano), pertanto, non ha agito in contrasto con i doveri di correttezza e buona fede, e non v’era alcuna ragione perché fosse tenuta alla previa revoca della procedura indetta prima di procedere all’affidamento in house, come, invece, ritenuto dall’appellante. In conclusione, l’appello va respinto e la sentenza di primo grado integralmente confermata”.
Con questa sentenza dello scorso 26 ottobre, il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Rieco e dà ragione ai Comuni di Lanciano, Ortona e San Vito sull’affidamento in house ad Ecolan per la gestione del servizio di igiene urbana.
“Questa è una sentenza che chiarisce la questione delle società in house in campo nazionale e fa giurisprudenza. – dice con soddisfazione il sindaco Mario Pupillo – Ed è una sentenza che conferma la bontà delle nostre scelte per un affidamento fatto con tutti i requisiti”. Si concludono così 5 anni di battaglia legale con tre sentenze che, negli anni, ha sempre dato ragione ad Ecolan e respinto le accuse di irregolarità da parte della Rieco.
“Oggi è una giornata importante perché aspettavamo da tempo la sentenza del Consiglio di Stato e ora finalmente si chiude questo capitolo. – afferma il presidente Ecolan, Massimo Ranieri – Ora possiamo presentare il bilancio di previsione triennale e pensare ai nuovi investimenti con più tranquillità”.
“Sono contento per i cittadini, – conclude Pupillo – perché Ecolan è ormai un esempio nazionale per la gestione dei rifiuti in cui non ci sono i colori politici, ma c’è solo il colore dei cittadini”.