Il Comune di Lanciano vuole costituirsi parte civile nel futuro processo ai responsabili del pestaggio ai danni del 18enne finito in Rianimazione la notte scorsa. Stanno valutando questa iniziativa legale gli avvocati del municipio, perché “siamo colpiti anche noi come comunità”, sottolinea il sindaco, Mario Pupillo.
Nei pressi dell’ex stazione della Sangritana una banda di cinque giovani ha aggredito tre ragazzi. Ad avere la peggio è stato il 18enne, colpito alla tempia. I suoi amici sono prima riusciti a mettersi in salvo, poi lo hanno soccorso portandolo a casa. Ma il giovane stava male, quindi è scattato l’allarme. Il 118 ha trasportato il paziente all’ospedale Renzetti. Qui i medici, visto l’ematoma alla testa, hanno disposto il trasferimento all’ospedale di Pescara, dove il ragazzo è ora ricoverato in Rianimazione.
Un episodio che “ci lascia sgomenti e senza parole”, dice Pupillo che parla di “aggressione vile e incredibilmente violenta su cui le forze dell’ordine stanno indagando giò da ieri notte per assicurare i responsabili alla giustizia in tempi rapidissimi.
Siamo ovviamente vicini al nostro giovane concittadino vigliaccamente aggredito, alla sua famiglia, ai suoi amici e alla stragrande maggioranza dei giovani che ripudiano la violenza in ogni sua forma: ho dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di costituire come parte civile il Comune di Lanciano, siamo colpiti anche noi come comunità e come città. La nostra comunità è sconvolta, sia per e modalità dell’aggressione che per le conseguenze gravissime subite dal giovane”. L’invito del primo cittadino è a riflettere “sulle ragioni per cui la violenza sembra farsi largo tra i nostri giovani, mettendo in pericolo la vita e la crescita dei nostri ragazzi”.
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