“Caos e incompetenza, Azzolina fatti tu l’esame di… coscienza”. È questo il testo nello striscione apparso qualche giorno fa sui cancelli del liceo scientifico Galilei di Lanciano con tanto di simbolo della Lega.
E né insegnanti, né rappresentanti degli alunni hanno tardato a dissociarsi. “Riteniamo la scuola un luogo di dialogo, di confronto, libero da connotazioni di carattere politico/partitico e chiediamo che resti tale. – dice la dirigente scolastica, Eliana De Berardinis, a nome dell’intera comunità scolastica – L’istituzione scolastica ha il compito di promuovere e valorizzare la crescita individuale, sociale, culturale e spirituale di ciascuno studente, al fine di aiutarlo ad affrontare il processo di formazione della propria personalità, rendendo l’alunno in grado di agire consapevolmente nella realtà e nella società che lo circonda. È questo il modello cui si ispira la scuola, volta a formare il cittadino di domani. Educhiamo alla cittadinanza attiva: – prosegue – collocando l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente e sempre nel pieno rispetto dei diversi punti di vista delle altre persone”.
E anche gli stessi studenti si dissociano dall’accaduto. “La scuola è un luogo apartitico, – dicono in un post sui social – in cui ogni studente deve essere libero di sviluppare un proprio pensiero critico”.