“Motivi personali, che nulla hanno a che vedere con la politica, mi hanno portato a dover rassegnare le mie dimissioni da assessore”. Così Francesca Caporale, con deleghe a Commercio e Mobilità, questa mattina ha ufficialmente lasciato il suo incarico nella giunta Pupillo, ma senza rancori, dice, nei confronti di alcun componente della maggioranza.
Così come riportato nella sua lettera inviata stamattina alla stampa [LEGGI QUI], la Caporale in conferenza stampa ha ribadito i motivi strettamente personali per cui ha lasciato il suo incarico ringraziando i suoi colleghi, di maggioranza e opposizione, per averla accompagnata in questo viaggio durato 4 anni.
Prima dei non eletti nella lista “Insieme a Sinistra” con 199 voti, a supporto del candidato sindaco Mario Pupillo, fu scelta per ricoprire un ruolo non facile. Commercio e Mobilità, si sa, sono due assessorati pesanti. Negli anni spesso al centro di furiose polemiche per la gestione della ztl nei quartieri storici, per spinose questioni legate alle attività commerciali e nella continua diatriba tar mobilità lenta e veloce.
“Per me politica vuol dire presenza ed al momento non riesco più a garantirla come vorrei. – ha detto l’ormai ex assessore Caporale – Un incarico come questo non può e non deve essere relegato negli ultimi posti delle cose da fare e, per ora e per motivi lavorativi, non riuscirei a dedicarmici così come voglio e so fare”.
Non una parola fuori posto, non un attacco, né una polemica dalla Caporale che assicura “non ci siano motivi politici dietro questa scelta” e anzi, si è detta orgogliosa e soddisfatta del suo percorso. “Ammirare il centro storico pieno di tavolini, per il primo dei Giovedì del Gusto è stata una grande gioia, così come rivedere la gioia negli occhi, oltre le mascherine, delle signore che sono da poco potute tornare a vendere al Mercato coperto anche perché sono gli occhi di mia nonna. – ha detto Francesca Caporale senza celare l’emozione – Chi verrà dopo di me spero riuscirà a farsi promotore di quelle che potranno essere le proposte più giuste per la città di Lanciano, senza stare a guardare il colore politico, ma solo il bene della nostra Lanciano”.