Un uomo, una città, una Croce. È accaduto ieri, a Lanciano. Un giovedì santo mestamente entrato alla storia nell’emergenza covid per la mancanza delle chiese aperte, dei sepolcri e di tutto ciò che sono i riti della settimana santa.
Ma il Cireneo, tra le musiche struggenti del Christus di Masciangelo, dell’Elegia di Ravazzoni e il Cor Mundum di Bellini, è uscito tra le vie della città, silenziosamente, accollandosi quella croce che non era solo la sua, ma di tutti noi.