“Non capiamo di cosa vadano orgogliosi i nostri amministratori quando parlano dei grandi risultati ottenuti con questo bilancio, che è un documento privo di coraggio, che non contiene alcuna strategia di programmazione o di pianificazione”.
Lo affermano Tonia Paolucci, Riccardo Di Nola e Antonio Di Naccio, consiglieri comunali della lista civica Libertà in Azione, commentando i contenuti del bilancio di previsione 2019, approvato dal consiglio comunale di Lanciano nell’ultima seduta, con i voti della sola maggioranza.
“E’ incredibile che il sindaco Mario Pupillo e i suoi assessori parlino di pressione fiscale rimasta invariata – spiegano i rappresentanti della minoranza – perché semplicemente da quando il centrosinistra è al governo della nostra città, vengono già applicate le aliquote massime previste dalla legge, oltre le quali non si può andare. E questo nonostante le ripetute richieste dei lancianesi, fatte proprie dall’opposizione, per chiedere una riduzione sui terreni edificabili, il cui valore è completamente slegato dalla realtà e dal mercato, ma viene mantenuto tale solo ed esclusivamente per far quadrare il bilancio. Questa è un’amministrazione che vuole solo far cassa alle spalle dei cittadini. Un esempio è rappresentato dalla ZTL: nonostante i tecnici del Provveditorato regionale alle Opere Pubbliche abbiano valutato la messa in esercizio nei primi due anni molto confusionaria, l’amministrazione va avanti e incassa le multe frutto della sua confusione”.
Libertà in Azione contesta anche i servizi comunali, giudicati pressoché inesistenti e con costi esagerati. “Basta pensare – continuano – a quanto spendono le famiglie per far mangiare i figli nelle mense scolastiche comunali. Un costo da ristorante stellato!”.
Critiche pure sul fronte investimenti, che secondo la Paolucci, Di Nola e Di Naccio, si limitano ai soliti rattoppi d’asfalto sulle strade colabrodo. “Anche se il culmine – aggiunge – è rappresentato dalla bocciatura di tutte le proposte presentate dai consiglieri di minoranza, principalmente per quanto [mar_dx] riguarda la sicurezza urbana”
Gli ultimi affondi, infine, Libertà in Azione li riserva ai capitoli cultura e politiche sociali. “Nemmeno un centesimo – concludono – viene destinato alla cultura e non si capisce come questa amministrazione intenda mantenere in vita associazioni di alto valore storico e identitario per la nostra città. Sulle politiche sociali, invece, a fronte di servizi inadeguati e insufficienti, continuano a registrarsi costi sempre maggiori, dovuti all’eccessivo e costante ricorso alle cooperative, che comporta la necessità di aumentare le risorse destinate al settore, senza alcun beneficio per gli utenti finali”.