“Non si può sbattere famiglie con bambini e disabili prima fuori di casa per incuria da parte del Comune, poi fuori dagli hotel per destinarli agli alloggi spogli, sporchi e privi di manutenzione dell’Ater”. E’ questo il commento dei rappresentanti di Asia-Usb a seguito dell’incontro in Comune per risolvere l’emergenza abitativa delle famiglie di Via Garibaldi 71 [LEGGI QUI]. Oltre alla proroga di una settimana delle convenzioni con gli hotel, è stato ottenuto di poter visionare gli alloggi dell’Ater prima di accettare o rifiutare la proposta del sindaco finalizzata a dare una soluzione temporanea in attesa della ristrutturazione del tetto del palazzo comunale.
“A seguito del sopralluogo che abbiamo effettuato su due dei tre locali assegnati (uno dei tre ha addirittura la porta murata) abbiamo riscontrato condizioni igieniche e di manutenzione tali da non permettere un immediato accesso ai locali. – spiegano da Asia-Usb – A riprova di ciò abbiamo consegnato il materiale fotografico direttamente al primo cittadino di Lanciano”. Ieri mattina, durante il tavolo a cui erano presenti anche il vice sindaco Giacinto Verna e i dirigenti dei settori interessati, il sindacato ha quindi richiesto che il Comune di Lanciano si faccia carico dei lavori necessari nonché dei servizi di pulizia tali da rendere gli ambienti accoglienti. Inoltre, i rappresentanti di Asia-Usb hanno chiesto al Comune di impegnarsi a reperire i mobili necessari da EcoLan e successivamente garantirne il servizio di trasporto, così da rendere le case effettivamente pronte per essere abitate.
“In più – proseguono – abbiamo sottolineato la necessità che il Comune sostenga le spese per gli allacci delle [mar_dx] utenze in quanto le famiglie, come provato dallo status di assegnatari di case parcheggio, non dispongono di denaro a sufficienza in quanto composte da disoccupati. Queste richieste – si legge ancora nella nota di Asia-Usb – rappresentano le condizioni fondamentali per accettare la proposta del Comune, proposta che ricordiamo a tutti serve a tamponare l’emergenza abitativa di cui l’ente è l’unico responsabile. Le vittime causate dall’assenza di manutenzione delle case comunali sono le famiglie e non si può chiedere a loro di pagare le conseguenze dello sgombero”.
Mercoledì alle 12, intanto, si terrà un nuovo tavolo in Comune.