“In questi giorni di isteria collettiva post-voto ho letto lamentele e polemiche per qualsiasi cosa. Una domanda in particolare però, mi ha colpito più di tutte le altre”. Anche Paolo Bomba, capogruppo in consiglio comunale di Nuova Lanciano, entra nella polemica elettorale a seguito dei risultati delle Regionali di domenica scorsa.
“Ci si chiede come mai il centrodestra lancianese non sia riuscito ad esprimere un candidato unitario da portare alle elezioni fino al consiglio regionale. – commenta Bomba -Tralasciando il campanilismo sterile e sensazionalista della domanda (Castelfrentano non è mai stata così lontana) provo, almeno per quello che mi riguarda, a chiarire. Non nascondo che alcuni di noi hanno accarezzato l’idea e la possibilità concreta di lanciarsi in questa sfida. La mia risposta però è molto semplice: – spiega – ho preferito concentrarmi sulle mie responsabilità come amministratore della mia città, seppur di opposizione”.
Senza un progetto organico, senza una visione comune, senza una prospettiva concreta di miglioramento per la città, per Bomba, sarebbe stato solo un percorso fine a se stesso, utile per prendersi 15 minuti di notorietà, ma non per fare davvero politica per questo territorio.
“Dispiace che nessun amministratore, nemmeno all’opposizione, sia riuscito ad entrare in consiglio regionale. – dice ancora l’esponente di Nuova Lanciano – Certo, alcune scelte, come ad esempio quella di candidare 3 assessori comunali, potevano essere riviste, anche in chiave puramente elettorale. Ma attaccare il centrodestra lancianese mi pare fortemente fuori luogo”.
Paolo Bomba ricorda come l’opposizione abbia incontrato il presidente Marsilio in campagna elettorale, esponendogli i punti centrali su cui lavorare per il rilancio del territorio frentano. “E siamo certi che, oltre gli sterili campanilismi, verremo ascoltati. Siamo in buone mani, – conclude – e se così non dovesse dimostrarsi, saremo comunque pronti a farci ascoltare di nuovo”.