“Con il 35% delle preferenze, il centrosinistra a Lanciano ha tenuto contro il vento favorevole alla destra che si è fermata al 39%”. Risponde così alle polemiche post voto il sindaco Mario Pupillo che analizza i risultati delle elezioni regionali di domenica scorsa.
“Se dobbiamo fare un raffronto con le politiche del 4 marzo 2018 – commenta Pupillo – possiamo dire che il centrosinistra ha guadagnato il 14,75% delle preferenze, il centrodestra il 6%, mentre il Movimento 5 Stelle ha perso per il 17,14% dei voti”. Una disamina che, nonostante la sconfitta di Legnini, promuove il progetto che vede il Pd affiancato dalle liste civiche ed in particolare, i candidati del centrosinistra lancianese.
E a chi punta il dito contro le troppe candidature del centrosinistra, e della giunta, risponde senza mezzi termini. “Non avevamo alcuna chance di vittoria e c’erano pochissime possibilità di far eleggere uno dei nostri. – dichiara il sindaco – E se è molto complicato sopire le ambizioni personali di chi vuole candidarsi, lo sarebbe stato altrettanto, nell’ottica di una doppia preferenza di genere, affiancare candidati molto diversi tra loro. Per questo motivo abbiamo scelto di mettere in campo i nomi più diversi tra loro per portare più voti possibili a Giovanni Legnini”.
Attacca invece la minoranza comunale, rea di non aver presentato un proprio candidato, con tutti i sondaggi a [mar_dx] favore della coalizione di Marsilio e quindi con la reale possibilità di avere in Regione un proprio uomo. “Perché nessuno si è candidato dell’opposizione? – chiede Pupillo – Forse perché nessuno credeva nel progetto di Marsilio o forse perché nessuno si riconosce nel progetto della Lega”.
E proprio sulla Lega auspica un comportamento ragionevole e che “cambi alcuni atteggiamenti e prese di posizione del Governo centrale”. Insomma, pur ammettendo senza mezzi termini la sconfitta, non boccia né l’operato di Legnini, né quello dei suoi assessori. “I numeri ci danno ragione, – conclude – proseguiremo convinti nel nostro progetto politico”.