Si tenterà di fare un ultimo accordo, venerdì 16 febbraio, nell’incontro che vedrà impegnati i sindacati ed i vertici della Honeywell, attorno al tavolo convocato dal Mise, Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.
“Vogliamo trovare soluzioni che diano risposte ai lavoratori sia in termini sociali che di reddito. – ha detto il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, pochi giorni fa a Lanciano, per fare il punto anche sulla Sevel [LEGGI QUI] – Nell’incontro al Mise, porteremo le nostre proposte quali la reindustrializzazione dell’azienda, tema che deve rendere attivi non solo i sindacati, ma anche proprietà e Regione”.
Dopo più di 60 giorni di sciopero e presidio permanente davanti i cancelli dell’azienda in Val di Sangro, la multinazionale americana, lo scorso 8 gennaio, ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Atessa che conta 420 lavoratori più un’altra sessantina di operai di aziende dell’indotto [LEGGI QUI].
“Vorremmo che l’azienda pagasse un prezzo sociale per al decisione presa – ha proseguito Uliano – e cercheremo di portare sul tavolo del Mise l’importante questione della ricollocazione degli operai, attiva qualora si andasse verso una reindustrializzazione o esterna, per chi volesse cercare un posto di lavoro altrove”.