Il personale del NOR della Compagnia Carabinieri di Lanciano ha eseguito ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di D.R.F., di 36 anni, residente a Lanciano, D.R.P., di 38 anni, residente a Lanciano e C.M., di 26 anni, residente a Castel Frentano, ritenuti responsabili, in concorso, del reato di lesioni personali gravi, con l’aggregante di aver commesso il fatto con premeditazione e l’uso di armi.
Lo scorso 25 giugno, alle ore 3.20, a Castel Frentano, nei pressi di un pubblico esercizio, si consumava una rissa per futili motivi tra componenti d una famiglia di etnia rom radicata da sempre a Lanciano, ed un giovane di Castel Frentano. I Carabinieri di Lanciano, intervenuti prontamente sul posto, hanno immediatamente arrestato i tre che hanno partecipato fattivamente alla rissa, costretti tra l’altro a ricorrere a cure mediche nell’ospedale di Lanciano per lesioni personali da arma da punta e da taglio. Sul posto sono stati rinvenuti un macete e una forca, successivamente posti sotto sequestro.
Il giorno successivo alla rissa, nel tardo pomeriggio, immediatamente dopo l’udienza di convalida dell’arresto, i tre indagati si sono nuovamente diretti a Castel Frentano, armati di una mazza da baseball, con il chiaro intento di trovare e punire il giovane castellino che aveva partecipato alla rissa la notte precedente. Una volta trovato il ragazzo in un bar nel centro del paese, non curanti della presenza di altre persone, lo hanno aggredito alle spalle colpendolo violentemente alla nuca, facendolo cadere a terra e continuando a sferrare colpi fino a quando il giovane, fortunatamente, è riuscito a darsi alla fuga.
Il ragazzo ferito è stato successivamente trasportato dal 118 nell’ospedale Renzetti, ricoverato nel reparto di Neurologia a causa della frattura dell’osso parietale con una prognosi di 25 giorni.
Grazie alle registrazioni delle telecamere ed alle testimonianze dei presenti, i Carabinieri sono riusciti ad individuare ed identificare gli autori dell’aggressione che, come da richiesta del pm della Procura di Lanciano Mirvana Di Serio, accolta dal gip Massimo Canosa, si trovano ora agli arresti domiciliari con divieto di allontanarsi senza l’autorizzazione dell’Autorità giudiziaria stante “l’estrema gravità dei fatti, la negativa personalità degli indagati e il pericolo di reiterazione del reato”.