“Eravamo già pronti per l’invio del parere negativo nei primi giorni di maggio, ma con la sospensione del procedimento di 30 giorni e il contestuale slittamento dei termini da parte del Mise abbiamo riflettuto ulteriormente e responsabilmente sull’opera, aprendoci nuovamente al confronto con la cittadinanza e con tutte le forze politiche della città”. Dopo le polemiche dei giorni in scorsi, in particolar modo i duri attacchi di Nuovo Senso Civico (QUI l’articolo), arriva la risposta del sindaco Mario Pupillo sulla posizione dell’Amministrazione frentana sul metanodotto Larino-Chieti.
“Da amministratori abbiamo il dovere di valutare fino in fondo le questioni, senza farci tirare per la giacchetta da nessuno. Lanciano con la nostra Amministrazione è stata definita a ragione la capitale d’Abruzzo per la difesa dell’ambiente ed è proprio in virtù di questo ruolo politico di punto di riferimento di un intero comprensorio che esprimiamo e confermiamo il nostro parere negativo alla realizzazione dell’opera, sottolineando in particolare la nostra contrarietà allo stoccaggio previsto dal progetto a San Martino sulla Marrucina. – dice Pupillo – Il principio di precauzione che tutti dobbiamo far prevalere, anche alla luce degli studi internazionali sui possibili effetti della immissione del gas in caverne metanifere già esistenti in termini di rischio sismico, ci impone una chiara presa di posizione che abbiamo spiegato innanzitutto ai cittadini dei territori interessati dal passaggio del metanodotto”.
Sarà quindi inviato il parere negativo per conoscenza anche alla Regione Abruzzo e alla società chiamata a realizzare l’opera. “Chiediamo che l’Abruzzo e i nostri territori, colpiti dalle gravi recenti calamità naturali, non vengano esposti neppure minimamente ai possibili effetti collaterali che la letteratura scientifica descrive in maniera piuttosto chiara. – prosegue il sindaco – Anche questa volta l’amministrazione Pupillo e le forze che la sostengono ribadiscono all’unanimità il sì ad uno sviluppo sostenibile e concertato con i territori e un chiaro no a impianti pericolosi per la salute delle persone”.