“Il bilancio della riunione svoltasi venerdì 19 maggio sul tema del metanodotto Larino-Chieti, tra l’amministrazione di Lanciano e NSC, è imbarazzante”. A dirlo è lo stesso movimento ambientalista Nuovo Senso Civico che dopo l’incontro con il sindaco Mario Pupillo, lo critica aspramente senza mezzi termini.
“Siamo stati convocati ben oltre i termini ultimi fissati dalla legge per il parere sull’opera, termini scaduti il 10 maggio. L’amministrazione infatti, – riferiscono in una nota – non presentando opposizione, ha di fatto dato il proprio consenso alla realizzazione del metanodotto. Siamo stati convocati quindi non per essere ascoltati ma per ascoltare. E noi abbiamo ascoltato, ma le loro ragioni ci sono risultate prive di qualunque legittimazione scientifica, animate dalla considerazione che il metanodotto si farà a prescindere dal parere del comune di Lanciano, avvalorate dal ristoro che se ne ricaverebbe (pare all’incirca 500mila euro), utili per rifare fognature e, ciliegina sulla torta, queste stesse ragioni si sono rivelate candidamente rassicuranti circa l’impatto ambientale”.
NSC non è affatto convinto delle spiegazioni dell’Amministrazione e ricorda le criticità del metanodotto ed il forte impatto che potrebbe avere sul nostro territorio, proprio come Ombrina Mare. “La letteratura scientifica sul tema parla chiaro: – spiegano – gli stoccaggi, luoghi in cui periodicamente viene pompato gas per poi essere estratto al bisogno, sono causa di terremoti persino in aree del pianeta a rischio sismico pressocché inesistente. Figuriamoci in Abruzzo, regione devastata dai tragici terremoti degli ultimi 8 anni e teatro di eventi sismici catastrofci dalla notte dei tempi”. E per quanto riguarda il ristoro economico, ricordano come, a prescindere dal parere, spetta per legge agli enti locali, magari in misura leggermente inferiore, ma il risarcimento per i danni che i lavori per l’opera procureranno è comunque garantito, basta farne richiesta in sede di conferenza di servizi.
“Sentir poi dire dal sindaco, nonché presidente di Provincia, il dottor Mario Pupillo, – prosegue la nota di NSC – che l’opera si farà comunque, essendo un piano strategico nazionale, stride fortemente con il ruolo da lui interpretato a proposito della battaglia contro Ombrina, quella davvero un’opera già fatta e scongiurata dalla volontà politica, piegata dalla contrarietà popolare al progetto”.
Non è andato affatto giù il comportamento del sindaco Pupillo, appoggiato convintamente durante l’ultima campagna elettorale, in prima persona da parte di alcuni attivisti che però, a distanza di un anno, parlano di tradimento e delusione.
“Schizza agli occhi, alla luce di questa scelta sconcertante, l’enorme distanza dal sindaco che in campagna elettorale ripeteva che Lanciano è capitale della resistenza ambientale, sull’onda della manifestazione del 23 maggio, dimostrando adesso di aver solo cavalcato la tigre del consenso. – scrivono nella nota – La resistenza è una cosa seria e non si misura con i fasci littori più o meno presenti davanti al teatro Fenaroli. L’antifascismo, che all’interno del nostro movimento è continuamente ribadito dal nostro agire, oltre che in prese di posizione simboliche, sicuramente importanti, deve essere espresso ancora di più in una azione politica concreta. L’antifascismo lo si misura quotidianamente difendendo la democrazia anche dalla prepotenza delle multinazionali che impongono una sorta di nuovo colonialismo”.
Alla vigilia della rimozione dei fasci littori (QUI l’articolo), quindi, Nuovo Senso Civico avrebbe voluto che il sindaco Mario Pupillo “fosse stato coerente col proprio sentimento indiscusso di antifascismo, continuando il lavoro che aveva promesso di fare: impedire con tutte le sue forze che il nostro territorio subisse nuovi attacchi dalle multinazionali degli idrocarburi”.