Sono 220 i cani ospiti del canile comunale di Lanciano in località Villa Martelli e i volontari dell’associazione Quattrozampe Lanciano solo una decina. Un duro lavoro, soprattutto con il maltempo, ma ampiamente ripagato dall’affetto dei cagnolini.
“Quello appena passato è stato l’inverno più duro che io ricordi – ci dice Adele Saltarella, responsabile Quattrozampe Lanciano – ma fortunatamente i cani sono sempre stati bene e dopo alcune settimane di difficoltà, l’amministrazione ci è venuta incontro, tagliando alberi e aiutandoci per rimettere un po’ le cose a posto”.
Il canile di Lanciano non si trova infatti in una posizione favorevole, a pochi decine di metri dal depuratore, in un vero e proprio fossato, con alle spalle una scarpata che quando piove fa davvero paura e raggiungibile solo attraverso una stradina sterrata. “Avremmo bisogno di più box chiusi, della messa a norma di alcune aree e, nel più roseo dei sogni, di spostare tutta la struttura. – riferisce Adele a Zonalocale – Ma sappiamo che al momento non è possibile quindi cerchiamo di adattarci e di far vivere al meglio i nostri cani”.
L’associazione Quattrozampe Lanciano gestisce il canile da 8 anni e quando si visita il rifugio, non si ha mai la sensazione di essere a contatto con animali prigionieri e tristi. Certo, una casa e il calore di una famiglia sarebbero senza dubbio la soluzione migliore ma grazie all’instancabile lavoro ed all’abnegazione dei volontari, anche dietro le sbarre, non si sta poi così male.
“Tra una settimana (domenica 28 maggio, ndr) ci sarà la ormai tradizionale festa di primavera del canile – ricorda Adele – e come accade ogni anno, oltre a una dose in più di coccole, chiediamo ai visitatori di aiutarci come possono portando detersivi, crocchette, scatolette e soprattutto un po’ di cibo per i vecchietti, che rappresentano il 70% dei nostri ospiti”. Manca poco anche all’apertura del vicino canile sanitario che risolverà numerosi problemi e disagi agli operatori ed agli stessi cani destinati al canile comunale.
“Sono tante le associazioni, soprattutto del nord Italia, che durante l’inverno appena trascorso ci hanno aiutato facendoci avere coperte oppure donazioni. – conclude Adele – Adesso non ci resta che vivere alla giornata e, tra una coccola e l’altra, sperare che tutto possa andare per il meglio”.