Due anni fa, il 10 novembre 2014, se ne andava Lorenzo Costantini, dopo aver combattuto strenuamente contro una grave forma di leucemia e circondato dall’affetto, non solo della sua famiglia, ma dell’intera comunità di Lanciano e del mondo calcio.
Lorenzo, a soli 20 anni, nell’estate del 2014, è riuscito a far mobilitare migliaia di persone per la gara di solidarietà per consentirgli di accedere a costosissime cure nell’ospedale di Philadelphia e in soli 12 giorni, grazie alla generosità popolare, i fatidici 600 mila dollari sono arrivati permettendo così a Lorenzo di partire per l’America. Purtroppo la solidarietà non è bastata e Lorenzo, dopo 4 mesi, non ce l’ha fatta.
Ma la onlus costituita allora per la raccolta fondi, la Lorenzofacciungoal non ha mai smesso di lavorare per dare concretezza con azioni mirate a promuovere la ricerca e la medicina, su tutto il territorio nazionale, a quell’amore e a quell’altruismo espressi nell’estate 2014. Lo scopo è, ancora oggi, quello di sostenere i malati in attesa di guarigione, nella speranza che il destino dei più bisognosi possa cambiare.
Solo nel 2016 la onlus ha effettuato diverse donazioni per aiutare bambini a curarsi all’estero oppure da destinare allo studio a domicilio dei ragazzi impossibilitati a frequentare la scuola. Nel 2016 è stata rinnovata, fino a giugno 2017, la fornitura di acqua fresca presso il Day Hospital dell’Oncologia dell’ospedale di Lanciano e, per lo stesso reparto, sono stati acquistati due televisori e sei stampanti.
Ancora tante le donazioni e molte sono anche le lettere di ringraziamento alla onlus e alla famiglia Costantini per il costante lavoro portato avanti. Come la lettera di Ilenia: “un anno fa ero accanto a tua sorella e di riflesso accanto a te. Mi sono ritrovata in un letto di ospedale dal 21 maggio. Sei stato forse il mio primo pensiero, non lo dico per dire, è stato così. Non potevo mai immaginare di ritrovarmi a chiedere “aiuto” e invece così è stato. Le porte di “Lorenzofacciungoal”, della famiglia Costantini e di tutte le persone che hanno aiutato lui non si sono chiuse ed hanno aiutato me”.
Lorenzo non ha vinto la sua battaglia, ma grazie a lui, alla sua famiglia ed alla sua onlus, in tanti potranno ancora continuare a sperare di fare il goal più importante.