A seguito del DPCM dello scorso 26 aprile, che prevede un ulteriore adeguamento delle norme riguardanti le celebrazioni dei funerali dal 4 maggio, le chiese si adeguano con nuove norme sanitarie da rispettare rigorosamente.
Si provvederà alla misurazione della temperatura corporea, attraverso termometro digitale o termo-scanner, l’utilizzo della mascherina, la distribuzione dell’Eucaristia da parte del celebrante con cura minuziosa dell’igiene delle proprie mani e la regolare sanificazione della chiesa.
Si provvederà poi all’individuazione di un addetto alla sicurezza e di un gruppo di volontari a cui affidare il servizio d’ordine per una ordinata celebrazione “in sicurezza”.
“È mia premura comunicare che, – dice l’arcivescovo dell’arcidiocesi Lanciano-Ortona, don Emidio Cipollone – qualora i parroci e gli amministratori parrocchiali non abbiano già conseguito un pieno raggiungimento delle condizioni richieste (la qual cosa dovrà essere comunicata alla Curia Arcivescovile, che ne verificherà il soddisfacimento) questi saranno tenuti, fino a quando non saranno disposte misure con Decreto Arcivescovile, a celebrare la sola benedizione esequiale direttamente al Cimitero, come normato dalle disposizioni attuative dello scorso 12 marzo”.
L’Arcidiocesi, in aiuto alle comunità parrocchiali, è impegnata economicamente sin da ora nella ricerca [mar_dx] tempestiva di mezzi e strumenti idonei a che tutti i parroci e amministratori parrocchiali possano svolgere il ministero pastorale “in sicurezza” durante il periodo di emergenza.
“Ricordo a tutti i sacerdoti, – conclude don Emidio – in qualità di cittadini responsabili, di osservare con molta cura e prudenza le norme igienico-sanitarie emanate dallo Stato e recepite dalla Chiesa Italiana; ne va della salute dei nostri fedeli e della credibilità della chiesa”.