“L’attuale maggioranza di governo a Lanciano non perde occasione per fare propaganda elettorale con demagogia e polemiche infondate su temi che meritano di essere trattate, invece, con serietà e trasparenza”. È botta e risposta tra Lega e amministrazione comunale di Lanciano su sanità ed in particolare sull’ospedale di Lanciano e oggi sono gli esponenti del Carroccio a rispondere a Pupillo, Verna a Marongiu, dopo della conferenza stampa di ieri [LEGGI QUI].
“In realtà, prima di spaventare i cittadini sulla questione ospedale di Lanciano, gli esponenti di maggioranza avrebbero dovuto informarsi meglio oppure semplicemente ascoltare o leggere quanto affermato dall’assessore alla sanità e dal manager Asl, i quali non hanno mai parlato di tagli o di ridimensionamento del presidio frentano. – dicono gli esponenti della Lega di Lanciano – Ma oltre alle polemiche pretestuose, i tre sembrano avere anche la memoria corta. I tagli del personale medico ed ai reparti per cui oggi si “urla” a gran voce, sono il risultato di una politica operata dalla sinistra e dall’assessore Paolucci che proprio Marongiu si trova costretto a difendere poiché suo collaboratore in Regione Abruzzo dimenticando, al contempo, di rivestire una carica istituzionale che necessita di essere super partes”.
E la Lega risponde anche all’accusa di essere tornati indietro di un decennio in tema di gestione della sanità frentana, “ricordiamo infatti – si legge nella nota degli esponenti frentani del partito di Salvini – che negli ultimi dieci anni di gestione a tinte “rosse”, l’aspedale di Lanciano ha aumentato in misura esponenziale i propri problemi, lasciando medici e personale sanitario in condizioni precarie e senza alcun tipo di supporto”. [mar_dx]
“Rammentiamo al sindaco, il quale non perde occasione di ricordarci di essere un medico, che non ha senso una Direzione sanitaria senza personale e senza il potere di decidere autonomamente. Agire in maniera impulsiva e senza programmazione oggi, – concludono – significa danneggiare un progetto futuro che deve coinvolgere il “territorio” nel suo complesso e che dovrà essere funzionale, con standard elevati delle prestazioni sanitarie e sicuro per i cittadini.