“La proroga fino al 2022 per i tribunali non deve far perdere di vista la sfida immediata, che è quella di reintegrare le piante organiche degli uffici giudiziari, ridotte ai minimi termini”. Il movimento Progetto Lanciano torna ad incalzare la politica nazionale e il governo sulla questione della carenza del personale amministrativo nei tribunali, emergenza che diventa prioritaria in vista dell’obiettivo ultimo, che è quello di mantenere in vita i cosiddetti tribunali minori.
“La proroga, che allunga di un anno la vita dei presidi, è un traguardo positivo ma non può bastare. Bisogna mirare alla riapertura effettiva dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona. – dicono Giacinto Verna, coordinatore politico di Progetto Lanciano, Daniele Pagano, coordinatore cittadino, e Paola Zulli, consigliere comunale delegata alla questione Tribunale – Non ci possiamo privare di presidi di legalità, della polizia giudiziaria e della Procura, e il cittadino ha diritto a una giustizia di prossimità. La proroga deve servire per arrivare al fine ultimo, cioè quello di riaprire, da un punto di vista tecnico rispetto alla legge Severino del 2012, i tribunali. Per farlo è fondamentale la coesione con tutto il territorio, perché senza unità di intenti non si va da nessuna parte. Ma rispetto a qualche mese fa il progetto di accorpare i due tribunali, quelli di Vasto e Lanciano, non può più bastare. La ridefinizione della geografia giudiziaria e le riforme in corso, – proseguono – come quella del procedimento civile e le maggiori competenze per i giudici di pace, ci pongono nuove sfide. È necessario interloquire con la politica e dare un nostro contributo”.
Intanto l’organico amministrativo dei tribunali continua ad andare in sofferenza. A fine 2019 il tribunale di Lanciano ha perso altri quattro amministrativi, andati in pensione e non rimpiazzati. A questi, tra maggio e giugno 2020, si aggiungeranno altri due. Sono sotto dimensionati la sezione penale, l’ufficio del Gip/Gup, la sezione esecuzioni e fallimenti. La prossima sarà la sezione penale dibattimento. La sezione lavoro conta un solo cancelliere. Non ci sono più commessi né autisti. E in questi giorni il presidente del Tribunale, Riccardo Audino, è arrivato a tagliare la durata delle udienze penali a causa della carenza di personale. [mar_dx]
“Se i primi due aspetti sono fondamentali per ottenere il risultato finale della riapertura dei tribunali, nell’immediato c’è da fronteggiare la carenza di personale – ribadisce Progetto Lanciano – la proroga ottenuta non ci deve far perdere di vista la questione dei pensionamenti, delle assunzioni, delle piante organiche da potenziare. Non possiamo permettere che venga rallentata o fermata una macchina giudiziaria che, come dicono i numeri, qui funziona meglio che altrove. Oggi la vera sfida è continuare a chiedere con forza, al governo e ai parlamentari abruzzesi, il potenziamento della pianta organica dei nostri palazzi di giustizia, così da evitare il blocco delle attività. Altrimenti – conclude Progetto Lanciano – nessuna proroga salverà il nostro Tribunale dalla chiusura di fatto”.