“Sorprende ascoltare il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parlare della spesa farmaceutica e di sindaci dormienti. Visto che lui è così sveglio, potrebbe risponderealle domande circa la sorte dei nuovi ospedali di Lanciano e Vasto, che sono spariti dal piano strategico e di cui nessuno conosce il futuro”. Non si limita a replicare, Mario Pupillo.
Il sindaco di Lanciano va al contrattacco. Nel commentare il voto sfavorevole, espresso da Pupillo e dal primo cittadino di Vasto, Francesco Menna, al bilancio di previsione e al piano investimenti della Asl, il governatore dell’Abruzzo ha detto che “i sindaci di Vasto e Lanciano dormivano quando la Asl, per acquistare i medicinali, spendeva il 10-20% in più”. Negativi due voti sui tre presenti alla riunione del Comitato ristretto: solo il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha votato sì. Assente, invece, il quarto componente: Massimo Tiberini, capo dell’amministrazione comunale di Casoli.
Secondo Pupillo, Marsilio “potrebbe spoiegare ai cittadini come il nuovo piano della Asl, che abbiamo bocciato nel Comitato ristretto dei sindaci, sia pronto a tagliare 15 milioni di euro di servizi per rispondere all’esplosione del debito dell’anno 2019, che loro comunicano a quota 40 milioni, rispetto ai 18 che c’erano nel 2018. Perché questo debito?”, chiede il sindaco di Lanciano. “Forse perché la Asl è rimasta senza una direzione generale per mesi a causa delle liti interne alla destra romana per la spartizione delle poltrone e delle scelte sbagliate che avevano fatto praticamente con Zavattaro? Come mai non ancora viene nominato il direttore sanitario? Buttarla in caciara su un tema importante come la sanità e la salute pubblica non fa onore al presidente e dimostra che stiamo facendo bene il nostro dovere, ovvero quello di tenere massima l’attenzione sulle questioni sanitarie, infrastrutturali e dei tagli che andranno a colpire in modo netto i servizi degli ospedali di Vasto e Lanciano. Come sul depotenziamento del 118 a servizio delle aree interne, su cui la Asl farà retromarcia, confermando il servizio e appropriandosi dei risultati della gestione precedente con le nuove 5 ambulanze. Darenmo battaglia in ogni sede per difendere il diritto alla salute delle popolazioni dell’Abruzzo meridionale”.