Sono rimasti in 20. E, nel 2020, resteranno in 18. Troppo pochi i vigili di Lanciano. A denunciare la grave carenza d’organico è Francesco Giancristofaro del sindacato autonomo Csa-Dipartimento polizie locali, da cui arriva “un vero e proprio grido di allarme, lanciato per evidenziare una situazione che è ormai ben oltre la soglia della sostenibilità”.
“E’ doveroso – scrive in un comunicato sottolineare come il Comando frentano, con grande spirito di abnegazione, nonostante l’organico ridotto ai minimi storici, quotidianamente si impegna per il mantenimento dello standard qualitativo dello stesso”, scrive il rappresentante sindacale. “Sebbene questa annosa questione abbia seriamente pregiudicato l’erogazione del servizio nei confronti della cittadinanza, il personale del Comando frentano ha messo in campo tutti gli sforzi, professionali e fisici, spesso a discapito anche delle proprie famiglie, sottraendo a queste ultime tempo e attenzioni soprattutto in giornate festive, garantendo alla città un servizio d’eccellenza”.
Il sindacato ricorda che “i compiti della polizia locale, oltre alla normale attività di controllo del territorio, prevedono anche funzioni di polizia commerciale, giudiziaria e amministrativa, a volte anche particolarmente complesse e, quindi, richiedenti un’alta professionalità. Basti ricordare l’operazione contro i parcheggiatori abusivi, o le attività di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di alcuni venditori di merce contraffatta”.
“Ovviamente – continua il sindacato – alle attività operative si aggiungono la gestione del Comando, tra cui il front-office, la Centrale operativa, e più in generale la gestione amministrativa del Corpo. Fino a qualche tempo fa l’organico era legato a un numero non indifferente di personale in là con gli anni, ma destinato comunque ai servizi esterni. Oggi che quel personale sta andando in pensione, l’organico si è ridotto aun comandante, un vice, un ufficiale, nove sottufficiali (di cui uno spesso assente in quanto sindaco del Comune di Villalfonsina) e otto agenti. A questi nel prossimo 2020, probabilmente si aggiungerà un ennesimo pensionamento di due unità, che provocherà la riduzione del numero dei sottufficiali da nove a sette”.
Il sindacato contesta che a fronte di questa vera e propria emergenza, il Comune sembrerebbe stia pensando di assumere ufficiali, senza preoccuparsi di recuperare quelle risorse per rinforzare quanto più possibile l’organico degli agenti”.
“E’ evidente a tutti – sostiene il Csa – che il Corpo, in questo momento storico, ha urgente bisogno di soldati e non di generali, quindi tutte le risorse economiche disponibili andrebbero dirottate sull’assunzione di agenti; integrare l’organico con istruttori direttivi vorrebbe dire assicurare delle attività che potrebbero essere assolte tranquillamente dal personale già in servizio. Non vi sono atti, né tantomeno particolari attività che i sottufficiali non possano garantire, tanto da richiedere addirittura la presenza di personale di categoria superiore, i cosiddetti ufficiali, figura professionale un tempo probabilmente utile alla luce di un numero elevato di agenti”.
“Questo vuole essere un vero e proprio grido di aiuto rivolto al sindaco e a tutta l’amministrazione comunale, minoranza consiliare compresa, con la preghiera di intraprendere, nell’ambito delle rispettive attribuzioni, ogni utile azione affinché questa annosa questione venga concretamente e celermente risolta e che non si metta in atto una politica del personale che possa in qualsiasi modo distrarre fondi comunali per l’assunzione di ufficiali, così come anche di dipendenti amministrativi da destinare alla gestione interna del Comando”.