Un richiamo all’unità ed alla comunanza d’intenti di tutto il centrodestra frentano. È quanto emerso dal convegno organizzato da Fratelli d’Italia, tenutosi ieri a Palazzo degli Studi, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, l’europarlamentare Raffaele Fitto, l’assessore regionale Guido Liris, il capogruppo regionale FdI Guerino Testa, il coordinatore regionale Etel Sigismondi e il responsabile della provincia di Chieti Antonio Tavani.
“Sono quattro le ‘C’ che caratterizzano il nostro partito – ha esordito Tavani – la coerenza delle nostre scelte, la volontà di tenere unito il centrodestra, la corsa ai comuni che ci sarà nei prossimi mesi e le competenze che ci contraddistinguono. E queste caratteristiche – ha spiegato – sono la più chiara e semplice risposta ai nuovi ingressi frentani in Fratelli d’Italia”.
I nuovi ingressi. Già, perché il convegno è stato anche l’occasione per presentare alla cittadinanza l’ingresso nel partito di tre consiglieri comunali di opposizione, in quelli che sembrano essere i nastri di partenza di una campagna elettorale per le amministrative 2021 che parte da lontano. E come anticipato da Zonalocale una settimana fa [LEGGI QUI], Paolo Bomba, Gabriele Di Bucchianico e Roberto Gargarella hanno fatto il loro ingresso nel partito di Giorgia Meloni. Dietrofront dell’ultimo minuto per Angelo Palmieri che ha deciso di restare nel gruppo di Nuova Lanciano “per onorare quel patto con il 10% dei lancianesi che ci avevano sostenuto nel 2016”.
[mar_dx] “Dobbiamo invertire la rotta e lavorare per l’unità del centrodestra. – ha detto Paolo Bomba, annunciando ufficialmente il suo passaggio a FdI, dopo una carriere politica da centrista – I disastri dell’amministrazione Pupillo sono sotto gli occhi di tutti e non possiamo permettere al centrosinistra di vincere ancora. Se qualcuno ha interpretato questo ingresso come una fuga in avanti, – ha spiegato – si trova in errore. Anzi, questo vuole essere un tentativo di ricompattare il centrodestra lancianese per non commettere più gli errori del passato”.
Dello stesso parere Gabriele Di Bucchianico, oggi in Fratelli d’Italia dopo essere stato eletto nel 2011 con la prima giunta Pupillo e nel 2016 tra i candidati a sostegno del candidato Udc, di centrodestra, Errico D’Amico. “Mi ritengo un uomo coraggioso, che non ha paura di fare determinate scelte – ha sottolineato nel suo intervento – e sono libero di fare politica come ritengo opportuno. Ed ho scelto un partito che con i suoi valori centrati sulla famiglia tradizionale, l’unità nazionale ed i doveri che ognuno ha, mi rappresenta al meglio. Ho fatto un solo errore nella mia carriera politica – ha detto – ed è stato quello di credere nel progetto di Pupillo. Oggi più che mai a Lanciano c’è bisogno di ricreare un tessuto economico e politico di spessore e noi siamo pronti a dare una mano”.
Terzo ingresso in consiglio comunale, Roberto Gargarella, ormai ex Udc che, come i suoi colleghi, si è detto pronto a “fare qualcosa di bello ed importante per la città di Lanciano”.
Il partito. E quello di Giorgia Meloni, al momento, è senza dubbio un partito in crescita che nelle ultime elezioni in Umbria, ha raggiunto il 10% dei consensi. “Siamo un partito serio e vogliamo ridare dignità e autorevolezza amministrativa a Lanciano”, sono state le parole del coordinatore regionale Etel Sigismondi. Ed è oltremodo ottimista il presidente Marsilio che vede già al 20% il suo partito, in una risalita più che mai veloce. “Stiamo dimostrando di essere vicini a Lanciano perché a noi non interessa fare dispetti a sindaci che non ci sono amici, l’importante è fare il bene dei cittadini. – ha concluso – Lanciano è una città fondamentale per l’Abruzzo e spero vivamente che il centrodestra frentano, dopo le ultime batoste elettorali, riesca a trovare un po’ di saggezza mettendo da parte i personalismi, in favore di una ritrovata umiltà di tutti che prenda il posto di litigi e scatti in avanti”.
Un augurio sincero e concreto quello del presidente Marsilio che però va a stridere con la pesante assenza degli altri consiglieri di minoranza a quello che è stato, a tutti gli effetti, il primo appuntamento elettorale, ad un anno e mezzo dalle amministrative. C’è già aria di rottura?