“Ancora una volta il sindaco Mario Pupillo prova a rivoltare le carte in tavola e a presentare quella che è una pura e semplice imposizione della Soprintendenza, come un accordo raggiunto dal Comune dopo confronti e trattative”.
Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione al consiglio comunale di Lanciano, interviene sulla vicenda della nuova disciplina sui dehors [LEGGI QUI].
“Quello che il primo cittadino ha sottoscritto – rimarca – non è affatto un accordo, ma un qualcosa che l’amministrazione comunale di centrosinistra ha semplicemente subìto e su cui non ha giocato alcun ruolo attivo. C’è stato un incontro con l’architetto delegato della Soprintendenza, a cui hanno partecipato i tecnici comunali, l’assessore Francesca Caporale e noi consiglieri di minoranza. Al termine si era deciso di riprendere la discussione e che saremmo stati riconvocati. Ora, invece, scopriamo che Pupillo ha ceduto su tutti i fronti e si è arreso al diktat della Soprintendenza”.
Per la Paolucci si tratta di una scelta che non ha alcun senso e che finirà, ancora una volta, di penalizzare i [mar_dx] pochi coraggiosi che scelgono di aprire un’attività a Lanciano.
“E non lo dico solo da rappresentante della minoranza, ma anche da tecnico – precisa – perché non è possibile che in città come Roma, Firenze e in ogni centro storico d’Italia sia possibile avere tavolini e ombreggi sulle piazze. In ogni centro storico, tranne che in piazza Plebiscito a Lanciano, mentre sul Corso saranno vietati i dehors a ridosso dei Portici. Grazie sindaco anche per questo poco invidiabile primato che andiamo ad aggiungere a tutti gli altri primati negativi che abbiamo conquistato negli anni della tua amministrazione”.