“Abbiamo accolto con molto stupore la risposta dell’assessore Francesca Caporale in merito alla scelta, contestata da questo gruppo consiliare, di spostare il mercato ortofrutticolo di Lanciano nel parcheggio di via per Frisa e la ringraziamo per le lezioni di amministrazione che ci ha fornito”. Non si fa attendere la risposta del gruppo consiliare Nuova Lanciano, che torna a puntare il dito sulla scelta dell’amministrazione.
“Purtroppo, si legge nella nota di Paolo Bomba e Angelo Palmieri – torniamo a constatare, le sfugge un particolare, ovvero che un’amministrazione comunale può essere chiamata a decidere, e dunque a legiferare, anche in situazioni di emergenza, come è quella attualmente del mercato coperto. Nulla avrebbe vietato, – spiegano i consiglieri di opposizione – dati i tempi probabilmente lunghi della giustizia e data l’imminente chiusura del tribunale il 1° agosto per le ferie estive, di convocare un consiglio comunale straordinario per decidere in materia di aree pubbliche da destinare a mercato, fintanto che il giudice non si pronuncia sul dissequestro della struttura di piazza Garibaldi o che il proprietario gestore adempia alle prescrizioni ispettive”.
Tornano quindi a contestare la destinazione di via Per Frisa, definita come meno adatta alle esigenze degli ortolani, definendola come un boomerang per la già loro esigua economia. Inoltre stigmatizzano la mancata convocazione di un rappresentante della Coldiretti all’incontro tra il sindaco Mario Pupillo e il giudice responsabile del procedimento.
“La Coldiretti, – prosegue la nota – tramite il suo esponente, avrebbe sostenuto in tribunale le ragioni [mar_dx] tecniche degli agricoltori e ortolani che riguardano, tra le altre cose, il deterioramento della merce sotto il caldo torrido di questi giorni. Invece di dare lezioncine stucchevoli, l’amministrazione comunale potrebbe concentrarsi davvero sulle esigenze dei suoi cittadini. Ogni problema della città viene sistematicamente ignorato e le colpe di quanto accade sono sempre di chi c’era prima: un giochetto infantile, – puntano il dito Bomba e Palmieri – tipico di chi non è in grado di amministrare la cosa pubblica e di assumersi le responsabilità che gli competono. Infine ricordiamo come nel 2004 il consigliere Paolo Bomba fosse un libero cittadino, lontano da ogni partecipazione alla gestione amministrativa di questa città. Agli addetti e agli operatori del mercato ortofrutticolo – concludono – chiediamo di pazientare ancora per qualche tempo, le elezioni si avvicinano e le amministrazioni targate PD saranno solo un pessimo ricordo da cancellare”.