Vincolo straordinario architettonico e paesaggistico, sospesa autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico e via i tavolini. È stato un provvedimento della Sovrintendenza alle Belle Arti, allertata a quanto sembrerebbe da qualche ristoratore concorrente, a costringere il Comune di Lanciano a sospendere le autorizzazioni e a far ritirare sedie e tavolini ai locali in piazza Plebiscito. Il motivo? Non è possibile posizionare alcunché nelle pertinenze della cattedrale della Madonna del Ponte, non c’è turismo o commercio che tenga.
“Avete mai visto città cosiddette turistiche senza attività, ristoranti, negozi, bar? – si legge nel profilo social di una delle due attività – Non ci sarebbe neanche bisogno di elencare la moltitudine di città d’arte che concedono alle attività di ristorazione spazi all’aperto. Crediamo nel turismo enogastronomico e siamo convinti che sia la carta vincente per rilanciare i piccoli centri e città come Lanciano. Occupiamo lo spazio solo a partire dalle 17 – spiega la nota su Facebook – e abbiamo sempre rispettato le tempistiche delle funzioni religiose, eventi e mercatini che si susseguono nel corso dell’anno, pulito gli spazi dalle feci dei piccioni e dalle urine dei passanti, sistemato le fioriere e strappato erbacce, eravamo lì anche quando il ponteggio per i lavori in cattedrale diventava ricettacolo di sporcizia e incuria. Crediamo di aver migliorato un posto già di per se bellissimo ma rimasto vuoto e abbandonato a se stesso per molti anni”.
È iniziata così una protesta silenziosa, con dei lumini, posizionati in piazza al posto dei tavolini, a significare la contrarietà delle attività al provvedimento che, proprio all’alba della stagione estiva e nonostante il pagamento del suolo pubblico, si trovano costrette a ridimensionare il loro lavoro.
Il Comune, dal canto suo, sta provando a cercare un accordo con la Sovrintendenza cercando di mediare le due posizioni. “Già dalla scorsa settimana, grazie agli uffici del settore mobilità e traffico e del settore commercio, abbiamo attivato tutto quanto necessario per consentire l’occupazione in piazza Plebiscito, che la sovrintendenza ha negato con il vincolo architettonico e paesaggistico. – spiega l’assessore Francesca Caporale – È stata approvata in giunta, la scorsa settimana, la perimetrazione del sagrato della cattedrale e immediatamente trasmessa alla sovrintendenza, la quale anziché approvarla, ha intimato la rimozione dei tavolini. I tavolini in piazza sono un servizio non solo per i ristoratori, ma per i clienti, per i turisti, per tutti coloro che vogliono godere della nostra città.
Per questo motivo – conclude – continuerò a battermi affinché vengano autorizzati per tutto l’anno, perché sostenere l’economia reale della nostra città è un dovere”.