“L’impatto della povertà educativa sulle traiettorie di vita dei giovani risulta un fattore determinante nel successo della transizione scuola-lavoro e all’interno del più generale processo di entrata nella vita adulta, deteriorando condizioni di benessere generale e partecipazione sociale”.
È quanto emerge dal volume “La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2019”, curato dall’Istituto Toniolo con il sostegno della Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo e pubblicato per le edizioni “Il Mulino”.
E’ a partire da questa riflessione che R.A.T.I. (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione) sta promuovendo una serie di iniziative per sensibilizzare le Comunità locali sulle trasformazioni epocali in atto e sulle loro conseguenze in settori fondamentali come quello scolastico e universitario, del lavoro, delle professioni e delle imprese, attraverso l’organizzazione di incontri, convegni e seminari che prevedono il coinvolgimento di personalità prestigiose.
Il prossimo appuntamento è previsto per oggi, lunedì 3 giugno, dalle ore 17 alle 19 , a Lanciano, presso il Palazzo degli studi ed è dedicato al grande tema delle “Tecnologie emergenti: Scuola, Lavori, Impresa”, organizzato insieme all’Osservatorio Cultura Lavoro di Roma, diretto dalla professoressa Antonella Salvatore, direttore del Centro di Alta Formazione e Avviamento alla Carriera della John Cabot University.
Insieme alla professoressa Salvatore interverrà il dottor Andrea Geremicca (Co-fondatore Impactscool), studioso di Innovazione e Tecnologie emergenti come Robotica, Blockchain, Intelligenza Artificiale, Stampa 3D ed altre.
L’iniziativa è rivolta ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli studenti delle classi terminali delle superiori ed universitari, Esponenti del mondo imprenditoriale e del lavoro, rappresentanti delle Istituzioni pubbliche e del mondo delle Libere professioni. Hanno aderito, con interesse, tutti gli Ordini professionali (Giornalisti, Medici, Ingegneri, Architetti, [mar_dx] avvocati, agronomi, commercialisti).
“Li abbiamo cercati per due motivi – sottolinea il presidente di RATI, Giovanni Di Fonzo – il primo perché la rivoluzione tecnologica e scientifica in atto sconvolge contenuti, organizzazione e comportamenti di tutti nessuno escluso. Il secondo perché loro sono portatori di immense e preziose conoscenze e competenze che restano confinate nei settori specifici e che potrebbero essere socializzate trasversalmente con grandissimo beneficio complessivo per tutti, compresi i giovani in formazione verso studi superiori e il lavoro”.