“Ho preferito in questi giorni non parlare ed entrare nel merito di polemiche e discussioni in cui sono stato chiamato in causa, ma oggi sembra arrivato il caso di replicare a quanto detto e sostenuto nei miei confronti anche in maniera impropria”. A scriverlo è l’amministratore della Sport Life, ex gestore delle Naiadi e attuale gestore de “Le Gemelle”, Vincenzo Serraiocco.
Il gestore assicura inoltre di stare lavorando per risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche createsi negli ultimi tempi e, con l’effettuazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di poter riportare alla normale funzionalità l’impianto per il prossimo 2 maggio.
“Mi spiace constatare però la scarsa collaborazione degli istruttori che dicono “Le Gemelle siamo noi” ma poi inscenano manifestazioni, non recandosi a prestare la propria opera, nonostante il pagamento degli stipendi fino a febbraio. Mi preme infine sottolineare – conclude Serraiocco – che la prossima settimana, in un incontro che avrò con il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, cercheremo di fare il punto della situazione, considerando che in questi giorni i miei legali stanno valutando la contestazione inviatami dall’Amministrazione Comunale. A me preme il futuro delle piscine Le Gemelle, e credo che con una fattiva collaborazione tra le parti – scrive il gestore sanzionato – si possa arrivare alla soluzione dei problemi”.
Ma la risposta dei dipendenti non si è fatta attendere. “In relazione alle dichiarazioni rilasciate [mar_dx] dall’amministratore unico della Sportlife, Vincenzo Serraiocco, i collaboratori del Centro Sportivo ‘Le Gemelle’ di Lanciano smentiscono categoricamente di aver ricevuto il saldo delle spettanze dovute. Infatti, – spiegano in una nota – solo un’esigua parte dei collaboratori (circa 10 su 40) ha percepito le mensilità di gennaio e febbraio e nessuno ha ricevuto la mensilità di marzo”.
E fanno inoltre presente che l’ulteriore promessa da parte dell’amministratore unico di un’eventuale riapertura dell’impianto, prevista per il prossimo 2 maggio, è del tutto arbitraria e non condivisa dai collaboratori. “Infine, – conclude la nota – i collaboratori del centro sportivo comunicano che d’ora in poi saranno presi tutti i provvedimenti necessari per tutelare la propria immagine nelle sedi opportune“.