“In questi giorni l’amministrazione comunale targata PD è entrata in massa nel vortice fobico delle conferenze stampa inutili ripetitive, tutte con un minimo comune denominatore, che certamente non è il bene del territorio, bensì la spasmodica ricerca di strumentalizzazioni e visibilità, al fine di cavalcare l’onda della campagna elettorale per la Regione”. Ci va giù pesante la minoranza consigliare di Lanciano a 40 giorni dalle Regionali, e non le manda a dire all’amministrazione.
“Arrivano addirittura degli ‘epici comunicati stampa’ dove si invocano i candidati a compiere “l’opera più grande” attraverso il sacrificio personale come unici detentori delle soluzioni. Soluzioni, – si legge nella nota – che gli aspiranti candidati votati al sacrificio, hanno messo in pratica già nella nostra città, con risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti. Dimenticando che per anni sono sempre stati l’utile rimorchio del PD, accettando supinamente tutte le scelte scellerate dell’amministrazione Pupillo. Solo oggi si svegliano – tuona il comunicato della minoranza – e guarda caso alla vigilia delle elezioni, evidenziando un ardito e sorprendente distinguo rispetto alle altre componenti del governo cittadino, ma non sui problemi della città e del territorio, bensì solo ed unicamente per trovare uno strapuntino in qualche lista per le regionali”.
Il chiaro riferimento è al comunicato di pochi giorni fa del movimento Progetto Lanciano che invitava il vice sindaco Giacinto Verna a scendere in campo e a correre per un posto in Regione [LEGGI QUI]. “Anni ed anni di onorevole silenzio non si cancellano con un colpo di spugna, – prosegue la nota – ed ora alzano la testa per un posto, buttando alle ortiche tutte le battaglie fatte per abbassare le tasse, per l’ospedale, per le contrade, per la pulizia della nostra città, dimenticando di essere forza che governa, o meglio, cerca di governare.
Addirittura parlano di mancanza di rappresentatività del nostro territorio, dimenticando che poco meno di un mese fa hanno contribuito all’elezione di Mario Pupillo a presidente della Provincia. Se non era rappresentativo – si [mar_dx] chiede la minoranza nella nota – perché lo hanno appoggiato?”.
Ma allora perché oggi quelle forze politiche arrivano a dire ‘basta’, si chiedono le forze di opposizione. “Se fosse un vero ‘basta’ si dovrebbe tradurre nello spegnere il motore all’amministrazione Pupillo, avranno questo coraggio oppure la sedia non si può abbandonare? – incalza la nota – Sentir parlare di ‘teatrino della politica’ da chi permette (suo malgrado o meno?) ad una compagnia stabile di teatranti di continuare a calcare la scena – chiude la nota – ci provoca un senso di ilarità mista a stupore e indignazione”.