Anche Lanciano sarà presente al Fla (Festival di Libri e Altrecose) di Pescara con una “voce” inconfondibile, quella di Lisa La Pietra che spiazza tutti con una visione filosofica che va ben oltre la musica.
La giovanissima, già riconosciuta come soprano a livello internazionale, si fa strada anche in ambito accademico fra le figure più audaci e incisive del pensiero contemporaneo della sua generazione in Italia e all’estero, prima con il suo volume “Abitare la musica. Cantare l’architettura” e in seguito con altri progetti significativi e spericolati, ma ben saldi su una preparazione culturale che ha sempre contraddistinto la cantante dai musicisti tradizionali e dai suoi coetanei.
“Merito della formazione liceale pescarese e poi di quella accademica veneziana”, afferma la giovane, ma in realtà il tema che intitola il recital che vedrà in scena Lisa La Pietra oggi, alle ore 18, al Museo delle Genti D’Abruzzo, la dice lunga sul fulgore del suo talento visionario e sulla caparbietà, che a detta degli amici più stretti, hanno sempre contraddistinto la soprano sin da bambina.
“Orfeo tra Biocapitalismo e Proprietà intellettuale”– indaga il ruolo socio-politico e poetico-artistico attraverso la figura del cantore per eccellenza: Orfeo, del mito di “Orfeo ed Euridice”. Una sorta di flaneur che osserva il suo tempo e si esprime attraverso il suono della sua “voce”.
Ma di cosa parlerà più precisamente? “In un momento storico di radicale mutamento come quello che stiamo attraversando, è importante concepire l’espressione vocale come “Echo” di un’eredità emotiva e socievole soggiogata e dunque in una forma di “Ecologia dell’ascolto” che consenta all’uomo di recuperare il suo posto fra natura e capitalismo.”- afferma la soprano – In quest’ottica, il cantante gioca un ruolo fondamentale nella società, in quanto essendo l’unico musicista dalla natura duplice di strumento e strumentista, attinge direttamente dall’esperienza e [mar_dx] recupera per questa sua natura empirica la concezione adorniana di “ambasciatore” e quella di “silenzio”, “sintassi” e “suono della parola” di John Cage, rappresentando in questa maniera, un’entità diretta in ambito sociale, politico, giuridico, biologico, economico, etnologico e artistico”.
Il recital si prefigge l’obiettivo di condurre lo spettatore in un’indagine sulle tematiche più significative del nostro tempo, dal “recitar cantando” al più contemporaneo senso di linguaggio e del suono della parola”.
Così Lisa La Pietra spiega i contenuti del suo intervento al FLA di stasera che sarà l’ultima sua performance prima di un periodo di pausa che durerà circa sei mesi in cui lascia il palcoscenico per dedicarsi alla ricerca musicologica.