42mila mq di verde pubblico, con pista ciclopedonale, campo da basket ed un’agorà in cui fare eventi e spettacoli. Sarà così il nuovo Central Park “Pino Valente”, come definito dal progetto esecutivo approvato oggi in giunta. “Un progetto realizzato dagli architetti Aldo Carosella e Alessandro Sciarretta e dal geometra Lucio Gallucci, – commenta il sindaco Mario Pupillo – una progettazione totalmente in house che ci rende orgogliosi. Così come ci rende orgogliosi portare avanti l’idea a cui tanto teneva il nostro Pino Valente di un polmone verde nel centro città”.
I tempi sono relativamente brevi. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, l’arrivo di 1 milione di euro dalla Regione Abruzzo, l’appalto entro dicembre ed entro la primavera l’inizio dei lavori che, secondo tabella di marcia, dovrebbero concludersi in 18 mesi.
“Abbiamo pensato al Central Park come ad un laboratorio – spiega l’architetto Aldo Carosella, responsabile del progetto – in cui far confluire nuove idee e, anche dopo i primi interventi, rendere possibile la realizzazione di nuovi spazi e possibilità”.
Il primo passo sarà la bonifica e la demolizione dei fabbricati in prossimità dei box dei cavalli, con un costo di circa 200mila euro. A seguire sarà realizzata una pista ciclopedonale di circa 600 metri, con una pavimentazione ecologica e con la possibilità, un domani, di ricollegarsi a quella in via del Mare. Poi sarà la volta dell’ampliamento dei gradoni, con tre nuove file e dopo ancora si procederà al “prolungamento” di corso Trento e Trieste, con 160 metri di pavimentazione all’interno del parco per una passeggiata nel verde.
Il campo sportivo sarà dismesso e al suo posto sorgerà una cavea di circa 4mila mq di prato che potrà essere utilizzata per eventi e spettacoli, pronta ad ospitare fino a 5mila persone. “A differenza del progetto iniziale – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici, Giacinto Verna – abbiamo deciso di lasciare le mura perimetrali proprio per permettere la chiusura in caso di eventi di rilievo”.
Il campo da basket resterà al suo posto, così come pure gli spogliatoi, anche con una possibile nuova destinazione d’uso. L’area sgambamento cani, invece, non fa parte del progetto esecutivo ma non si esclude si possa realizzare in futuro.