“Predicare bene e razzolare male, è una pratica sempre più diffusa nel nostro Paese e nella nostra città”. E’ l’accusa mossa dai consiglieri di minoranza Gabriele Di Bucchianico (Lanciano al Centro) e Paolo Bomba e Angelo Palmieri (Nuova Lanciano).
“L’attuale maggioranza, alla luce di una serie di atteggiamenti, scelte e decisioni, sembra proprio fare tesoro di questa cattiva abitudine. – si legge in una nota – Belle parole e pochi fatti, il comune denominatore di questa amministrazione. L’ultimo esempio di arroganza, di non condivisione, si è verificato proprio qualche giorno fa, in occasione del voto in consiglio comunale (lo scorso 7 settembre) per il gemellaggio Lanciano-Laterza”.
I consiglieri si sono astenuti ma non perché non condividano questa decisione, tengono a precisare. “Siamo convinti che il gemellaggio rappresenti un legame importante e significativo che deve favorire e promuovere la collaborazione tra comunità diverse, favorendo il processo di integrazione attraverso un dialogo interculturale e uno scambio di esperienze. – affermano – Riteniamo inoltre che la conoscenza, la cultura, la cooperazione rappresentino, mai come in questo momento storico, una fonte di arricchimento e di sviluppo. Il gemellaggio quindi è uno strumento positivo che va sostenuto e promosso, ma non è certo prerogativa di una sola parte politica che continua imperterrita ad inanellare errori uno dopo l’altro. – prosegue la nota – Parole come dialogo, collaborazione, confronto, ascolto, che sono alla base di ogni gemellaggio sono di fatto sconosciute a chi governa la città quando si tratta di parlare o quanto meno rispettare il ruolo della minoranza”.
I consiglieri ritengono inaccettabile che venga proposta una delibera già confezionata, senza nessun coinvolgimento da parte della minoranza, senza nessun percorso condiviso. “Un atteggiamento che la dice lunga sul concetto di partecipazione e di democrazia di questa maggioranza che avrebbe invece potuto e dovuto intraprendere un percorso allargato, aprendo anche un tavolo di confronto con la partecipazione degli amministratori di Laterza, iniziando cosi quello [mar_dx] scambio di idee che è poi alla base di ogni gemellaggio. Ma forse – accusano Di Bucchianico, Bomba e Palmieri – questo era un percorso troppo aperto e democratico, un modus operandi al quale non sono affatto abituati”.
“Caro sindaco, – chiude la nota – non siete solo voi a rappresentare la città di Lanciano, anzi farebbe bene ogni tanto a ricordare i numeri e le vicende che l’hanno portata e riportata a sedere a Palazzo di città e a tenere nella giusta considerazione anche chi siede, per ora, – concludono – nei banchi dell’opposizione, ma ha sempre preferito il dialogo, la critica costruttiva e non lo scontro né la polemica strumentale. Non si può tacere, però, su episodi che non fanno altro che confermare un comportamento autoritario e arrogante”.