Si conclude il Cantiere di Teatro Sacro organizzato dall’associazione culturale “Il Ponte” di Lanciano in collaborazione con l’Ufficio Catechistico Diocesano. La coinvolgente esperienza ha portato alla messa in scena di uno spettacolo dal titolo “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” che porterà a rivivere gli ultimi momenti della vita terrena di Gesù.
Lo spettacolo sarà proposto all’interno dell’Auditorium Diocleziano, le cui antiche mura diventano parte integrante dello spettacolo, nei giorni 26 e 27 marzo 2018 (lunedì e martedì santo) alle ore 21 con ingresso gratuito.
“La nostra associazione – commenta soddisfatto Carmine Paolini, presidente de “Il Ponte” – ha sempre creduto nella collaborazione e sinergia con altre realtà presenti ed operanti sul territorio e, in questo caso, ha accettato con entusiasmo la richiesta dell’Ufficio Catechistico Diocesano di organizzare un Laboratorio Teatrale per rendere questa meravigliosa arte uno strumento per la nuova evangelizzazione”.
“A dire il vero – aggiunge Carmine Marino, direttore artistico dell’associazione – non si tratta di uno spettacolo, ma di una “meditazione teatrale” sulla morte di Gesù. E’ un lavoro corale, creato in ogni dettaglio dai partecipanti al Laboratorio. Attraverso lo studio e la meditazione del Vangelo della Passione, la visione di film e la lettura di commenti e testi dedicati alla crocifissione, i protagonisti dell’iniziativa hanno creato insieme questo momento: dal testo alle soluzioni registiche, dalla scenografia alla coreografia, cercando di evidenziare l’umanità di Gesù in questa sua ultima ora e l’attualità del messaggio, affidato al ricordo di Longino, – spiega – il soldato romano originario della nostra terra che ha trafitto il costato di Gesù, che ricorda quel tragico ma meraviglioso venerdì che lo porta alla conversione, mentre quegli episodi tornano a vivere attraverso i gesti e le voci degli attori in scena”.
“E’ stata una esperienza intensa ed anche emozionante e commovente – conclude il presidente Paolini – non solo per il tema trattato, ma anche per aver coinvolto un gruppo di ragazzi, giovani, uomini e donne, adulti, che si sono ritrovati settimanalmente a studiare e creare insieme il lavoro. Da parte nostra, continueremo a specializzarci in questo campo, anche attraverso l’adesione ad iniziative nazionali, accettando anche l’invito della Diocesi ad aprire un Laboratorio di Teatro Sacro ad Ortona a servizio della pastorale di questa zona della nostra Chiesa Frentana”.