Due cappelle su otto, di quelle di proprietà delle confraternite cittadine, sono state chiuse al pubblico per motivi di sicurezza nel cimitero in via della Pace. Il maltempo, l’usura e la manutenzione praticamene inesistente hanno causato notevoli danni alle strutture risalenti alla metà del 1800 che si trovano nella parte monumentale del cimitero, a partire da pericolose infiltrazioni al tetto.
“Curia e Comune si stanno già adoperando per i primi interventi, – dice il delegato di mons. Emidio Cipollone, Carmine Paolini – ma è necessario che le congreghe, di fatto proprietarie delle cappelle, facciano la loro parte. Per questo, – spiega – sto cercando di organizzare un tavolo in cui mettere insieme le otto confraternite per trovare, insieme, una soluzione al problema”.
Nel cartello all’ingresso della cappella dell’Arciconfraternita Maria SS Pietà e Concezione, il priore Franco Zulli si scusa per l’accaduto e dice di essere al lavoro per “trovare una soluzione al problema incaricando una ditta per mettere in sicurezza l’accesso alla cappella e il rifacimento del tetto”.
“Due cappelle sono state chiuse per motivi di sicurezza più evidenti – spiega Paolini – ma sono tutte ad avere bisogno di manutenzione e non è una situazione venuta fuori dal nulla, anzi, è da anni che se ne parla ma senza passare ai fatti”.
Nel frattempo, i familiari dei defunti lasciano i fiori sui cancelli serrati da un lucchetto.