Sono 30 le cooperative (sei da fuori regione), seimila gli occupati e 1200 i lavoratori impegnati in Abruzzo. Sono questi i numeri del Consorzio Sgs (servizi globali socio-sanitari), che dal 2006 lavora e si occupa dei servizi alla persona.
I numeri disegnano una realtà solida che, nata nel 2006, è riuscita a conquistare un ruolo di grande rilievo, grazie ad un’attività intensa e concreta che comprende anche numerosi progetti realizzati con partner europei oltre alle iniziative sui territori. La costruzione di una rete in grado di operare con competenza, professionalità e lungimiranza è uno dei principali obiettivi raggiunti.
“Un motivo di orgoglio, teniamo molto alla formazione dei nostri operatori” ha detto il direttore Maria Luigia Di Blasio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche Gabriele Di Bucchianico, responsabile dell’ufficio progettazione e Anna Di Nucci coordinatrice dei progetti.
“Il primo progetto europeo risale al 2011 e riguardava l’assistenza dei pazienti con Alzheimer, abbiamo creato un modello nostro, passando da quello assistenziale a uno formativo con la qualificazione del personale, poi da allora tanti sono seguiti – ha evidenziato Gabriele Di Bucchianico – tra cui uno dedicato al fine vita portato avanti con l’hospice Alba Chiara di Lanciano”. E sono tante le collaborazioni con associazioni, enti ed istituzioni locali tese a creare una rete sul territorio. Il consorzio si propone inoltre di tutelare le medie e piccole cooperative ed aiutarle a partecipare a bandi europei e raccogliere opportunità che, altrimenti, da sole, non riuscirebbero a cogliere.
“I progetti europei riguardano servizi socio-sanitari e non solo – ha puntualizzato Anna Di Nucci – alcuni su argomenti di grande [mar_dx] attualità, come la dipendenza dai social, un problema che sembra aumentare. Noi lavoriamo alla formazione per quanto riguarda l’utilizzo corretto e consapevole della rete, ci sono altri progetti a sostegno e supporto delle famiglie in difficoltà. Il Consorzio offre ai propri dipendenti la possibilità di confrontarsi con le altre realtà, con situazioni parallele, di conoscere come vengono affrontate e risolte in altre nazioni. Si tratta di una straordinaria occasione di crescita, un’esperienza che viene poi riportata nel nostro lavoro quotidiano”.
“I nostri programmi e progetti rispondono ai bisogni dell’utenza. – ha spiegato il direttore Di Blasio – Puntiamo alla professionalità per offrire l’eccellenza. Per esempio per quanto riguarda l’assistenza, aderiamo a tre reti nazionali che si occupano di studiare le varie tipologie”.