L’Ufficio Tributi di Lanciano ha inviato in questi giorni circa 4 mila accertamenti relativi all’ICI 2012, con particolare riferimento alle abitazioni e alle aree fabbricabili. “In un periodo di difficoltà economica generale per gli Enti Locali, dovuto principalmente ai tagli sempre più consistenti dei trasferimenti statali, – dichiara l’assessore al bilancio, Carlo Orecchioni – l’obiettivo per una sana gestione del denaro pubblico deve essere principalmente quello della riduzione della spesa corrente eliminando gli sprechi nella gestione della cosa pubblica e del recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale. È un obiettivo chiaro di questa Amministrazione la lotta al fenomeno dell’evasione ed elusione fiscale, con particolare attenzione agli studi professionali che utilizzano appartamenti che risultano accatastati come abitazione per uso ufficio, causando quindi un minore introito nelle casse comunali relativi sia alle entrate tributarie che a quelle patrimoniali. Si tratta di condotte che gravano sulle tasche tutti i contribuenti, – prosegue – in una fase economica difficile peraltro. Pagare tutti per pagare meno: è questa la finalità delle azioni volte all’accertamento del corretto contributo da parte di chi risulta essere moroso nei confronti della collettività”.
Un ruolo importante è svolto anche dalla lotta alla cosiddetta “evasione da riscossione” che costituisce spesso un credito che l’Ente non riesce a riscuotere e che nel biennio 2014-2016 ammonta a 2 milioni 63 mila euro. Il recupero di queste somme può contribuire a perseguire finalità importanti: tutelare i contribuenti che, diversamente da quelli morosi o inadempienti, pagano correttamente e regolarmente; maggiore equità fiscale; migliorare la liquidità dell’Ente; offrire un servizio informativo e di supporto al contribuente moroso; massimizzare l’efficacia delle entrate. L’evasione dell’Imposta sugli immobili ICI/IMU ammonta mediamente a circa 400 mila euro nell’ultimo triennio, circa il 7% del dovuto. Nel 2016 il gettito complessivo IMU è stato di 8 milioni 258 mila 216 euro di cui solo 5 milioni 872 mila 438 euro di competenza del Comune, essendo la parte rimanente incamerata dallo Stato. Nello specifico sono stati notificati negli ultimi 3 anni accertamenti ICI/IMU pari a 251 mila [mar_dx] euro nel 2014, 627.654 euro nel 2015, 412.546 euro nel 2016, corrispondenti a circa 4 mila accertamenti annui. Il recupero dell’evasione mediamente incassato a seguito degli accertamenti è pari a circa 150 mila euro l’anno, per un totale di circa 450 mila nell’ultimo triennio.
“Per andare incontro alle esigenze di chi si è venuto a trovare moroso nei confronti dell’Amministrazione, – spiega Orecchioni – lo scorso anno il Comune ha aderito alla “rottamazione delle cartelle”, una misura governativa fortemente promossa dall’allora Assessore al Bilancio Pino Valente, che prevedeva la possibilità di rateizzare gli importi dovuti: la misura – conclude – è stata confermata anche quest’anno dal Governo, entro 60 giorni porteremo in consiglio comunale l’approvazione del regolamento per attivare il rottama-cartelle anche nel 2018”.