“Discutibili, anomali e criticabili erano, sono e rimangono i criteri inseriti e il metodo adottato nel bando di selezione della Sasi per assumere le 67 figure richieste. I dubbi sono aumentati e non diminuiti. Di fatto siamo di fronte ad una vera e propria stabilizzazione dei lavoratori già assunti a tempo determinato presso l’Ente acquedottistico e non allo svolgimento di un normale concorso aperto a tutti coloro che intendono parteciparvi come abbiamo richiesto”. Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo e dell’onorevole Fabrizio Di Stefano all’indomani della pronuncia del Difensore civico [LEGGI QUI].
“Non ci ha entusiasmato la prima lettera del Difensore civico – continuano i due forzisti – dove venivano sollevati forti dubbi al concorso indetto dalla Sasi e non ci ha entusiasmato neanche quest’ultima presa di posizione poiché rimangono ancora irrisolti tutti i nodi da noi sollevati sin dall’inizio. Chiediamo e pretendiamo un concorso trasparente dove vengono inseriti procedure di premialità, correttezza e rispetto per tutti i partecipanti”.
Ed è lo stesso Febbo a svelare di aver ricevuto una lettera anonima proprio sul bando in questione. “Il presidente Gianfranco Basterebbe – afferma Febbo – dovrebbe, invece, essere molto preoccupato visto che lo stesso Difensore civico è stato prontamente avvisato e aggiornato circa una precisa lettera datata 9 novembre scorso, indirizzata al sottoscritto in qualità di presidente della Commissione Vigilanza, la quale contiene l’elenco dei probabili vincitori che verranno assunti alla fine della selezione in questione. Pertanto rispediamo al mittente le accuse e siamo noi a stigmatizzare il suo comportamento poiché solleviamo perplessità anche in merito alla commissione appena nominata composta da tre membri con il compito di esaminare le 1200 domande arrivate, sollevando tra l’altro dell’incarico la società precedentemente individuata. Come mai questo passo indietro?”